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Spoltore al lavoro. Spadafora: “Squadra giovane ma competitiva”

Secondo giorno di lavoro per lo Spoltore Calcio. Sotto gli occhi di mister Donato Ronci la squadra corre e cerca di assimilare i dettami del tecnico. Abbiamo raggiunto il direttore Sandro Spadafora che, da poco più di un mese, è stato chiamato dalla società di Sabatino Pompa per occuparsi a 360° della parte sportiva, dalla prima squadra alla scuola calcio. Abbiamo iniziato chiedendo quali siano le ambizioni della squadra.

“La squadra è stata costruita seguendo le indicazioni del mister. Gli uomini sono stati scelti anche in base all’età. Giovani ma con esperienza con l’obiettivo di crescere. L’obiettivo è la salvezza, ma siamo convinti che possiamo toglierci parecchie soddisfazioni anche grazie al duro lavoro del mister”. Il duo Spadafora-Ronci ha puntato sui giovani, soprattutto in prima linea. “In avanti abbiamo Sambe che è un 2000, Pontillo è un 2002 che lo scorso anno ha realizzato undici reti qui a Spoltore. E poi Rizzi e Padovano, entrambi 2004 ma che hanno alle spalle già delle belle e importanti esperienze. Abbiamo grande fiducia nelle loro capacità”. Poi Spadafora ci racconta della scelta di sposare la causa dello Spoltore. “Quando mi ha chiamato Sabatino Pompa non ci ho pensato su due volte. Ormai sono spoltorese di adozione. Abito qui da più di trent’anni e questa chiamata mi ha fatto molto piacere. Avevo ricevuto altre proposte ma avere la possibilità di esprimermi qui mi ha subito intrigato. Sarà un lavoro lungo ma sono fiducioso, ci sono tutte le condizioni per fare buone cose. Mi piace dare la mia impronta ma naturalmente sono pronto ad ascoltare tutti. Lavorare insieme e ascoltare tutti per fare il bene di questa società, formata da persone perbene”. Ma il neo direttore generale non di occuperà solo di prima squadra ma anche di settore giovanile, scuola calcio e calcio femminile. “A livello di settore giovanile qui in passato è stato fatto tanto, ed anche molto bene. Nell’ultima stagione si è sfiorata la vittoria nei vari campionati ma è mancato qualcosa. Probabilmente non è questione di campo o di organizzazione. Il mio compito è individuare proprio la componente mancante e aiutare questi ragazzi a sollevare qualche trofeo. Ma non dimentichiamo che il nostro obiettivo primario è quello di far crescere i giovani in un contesto sano e sereno per poi portarli in prima squadra. La vera scommessa per me è il calcio femminile. In Italia sta prendendo sempre più piede ed è giusto che anche noi facciamo la nostra parte. Ho voluto dei tecnici, Gabriele Di Felice e Denis Di Pietrantonio, che hanno già lavorato nel settore femminile e quindi ci aiuteranno a crescere anche in questo settore”.

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Castelnuovo un punto di penalizzazione.
Vastese due punti di penalizzazione.
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