L’Atessa affronta il San Salvo, tra le mura amiche, nella giornata valevole l’ottava di ritorno del girone C di Promozione.
Due squadre che, sulla carta, si stanno affermando come mine vacanti, con il San Salvo di mister Zeytulaev che, dopo un buonissima prima parte di stagione, sta accusando un calo da qualche tempo, andando alla disperata ricerca di una vittoria che manca dallo scorso 22 gennaio, ottenuta proprio sul campo odierno, contro la VdS (1-3 il risultato).
Vuole continuare la sua striscia positiva, invece, l’Atessa del tecnico Colussi, reduce dal pareggio agguantato all’ultimo respiro in terra aragonese. Il trainer atessano deve rinunciare agli squalificati Giancristofaro e Del Bello. Per questo, Colussi conferma dieci undicesimi della griglia di partenza adottata al “Fantini” domenica scorsa, con il solo avvicendamento tra Del Bello e Flocco, tornato al centro della retroguardia, con conseguente avanzamento di Giandonato in mediana.
Parte forte l’Atessa, pericolosa già al 4’ con una bella manovra corale che vede muovere il pallone tra Di Rocco, Quintiliani e l’avanzato Ianieri, quest’ultimo autore del bel cross all’interno dell’area sul quale si fionda Rodriguez che, però, colpisce a volo spedendo a lato.
I rossoblù continuano a spingere, mostrando ottima fluidità soprattutto sulle fasce. La giusta ricompensa all’approccio iniziale arriva al minuto 10, con il vantaggio dei padroni di casa: Appezzato apre sulla sinistra per D’Ortona; il capitano avanza a grandi falcate verso la metà campo avversaria convergendo verso il centro; sui 20 metri, cede la sfera a Quintiliani, che subito apre a destra per Erragh; l’esterno crossa rasoterra di prima intenzione, trovando proprio D’Ortona che aveva seguito l’azione; dopo il controllo, D’Ortona calcia sul primo palo, trovando la respinta di Cattafesta; la difesa ospite, in affanno, non riesce a spazzare e la sfera torna da Erragh, il quale lascia partire un cross sbilenco che si stampa sulla traversa e torna in campo, ancora una volta sui piedi di D’Ortona; questa volta, il capitano atessano riesce a risolvere il batti e ribatti spingendo in fondo al sacco con il sinistro, portando così in vantaggio l’Atessa. Quarto centro stagionale per il classe 1992, il secondo consecutivo.
La gioia del gol, però, è veramente effimera visto che, un solo giro di lancette più tardi, al minuto 11, il San Salvo riesce a pareggiare, quasi a sorpresa: alleggerimento di D’Ortona verso il proprio portiere Di Cencio, il quale temporeggia troppo nel calciare e, quando lo fa, ormai è troppo tardi, poiché è stato già morso dal “cobra” Molino, che intercetta il rilancio e deposita a rete sguarnita. Esultanza contenuta per uno degli ex di turno, al tredicesimo centro stagionale.
L’Atessa prova subito a cancellare l’episodio e torna a farsi vedere al quarto d’ora con Trisi, il quale scambia con Erragh, finta di corpo e spara dai 16 metri sul primo palo, trovando i guantoni di Cattafesta.
Al 18’ è invece il San Salvo a costruire una buona opportunità, con il succulento invito di Molino per Pollutri, sul quale chiude in uscita Di Cencio da zero metri; l’azione prosegue e Colitto pennella al centro per Molino, che calcia non benissimo ma da pochi passi, esaltando i riflessi dell’estremo locale.
Dopo l’avvio abbastanza movimentato, la gara attraversa un breve periodo di respiro per poi tornare a scaldarsi alla mezzora, con il colpo di testa di Rodriguez, su pennellata di Giandonato, che finisce di un soffio sopra la trasversale.
Dall’altra parte sempre pericoloso Molino che, al 31’, riceve da Di Ninni, aggira la difesa di casa e spara in diagonale; Di Cencio blocca in due tempi. Un minuto più tardi lo stesso Molino veste i panni di suggeritore, dopo un pallone sanguinoso perso dai rossoblù, e cede sulla sinistra per Colitto, il quale calcia con il mancino ad incrociare, trovando solo i guantoni di Di Cencio.
L’ultima emozione arriva proprio in coda alla prima frazione, al secondo minuto di recupero, quando Molino apre sulla destra per Pollutri che, dal fondo, pennella al centro proprio per il bomber, il quale, però, schiaccia troppo di testa, con la sfera che sbatte in terra e rimbalza sulla parte superiore della traversa, anche se c’è un impercettibile ma determinante deviazione del numero 1 atessano, tra l’altro non visto dal direttore di gara.
La ripresa si apre con i rossoblù in avanti, al 51’, quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Di Rocco crossa al centro e Quintiliani raccoglie l’invito, sfoderando un sinistro in contro balzo che passa vicino al bersaglio grosso.
Arriva al 57’ la risposta degli ospiti con il solito Molino che, da un azione di fallo laterale, si gira repentinamente e spara dal limite, con Di Cencio che si distende e respinge.
La svolta del match potrebbe arrivare poco dopo, al minuto 61, allor quando il cross di Erragh sbatte contro la mano di capitan Izzi, in area; il direttore di gara non ha dubbi e decreta il rigore in favore dell’Atessa. Dagli undici metri, però, lo specialista Rodriguez alza troppo la mira e calcia in malo modo, spedendo ben oltre la traversa.
Il pericolo scampato funge da carica ai biancoazzurri, pericolosi al 66’ dapprima con il piazzato di Di Pietro, centrale, e subito dopo con la sventola al volo di Pollutri, ben imbeccato da Colitto, che trova solo la parte esterna della rete.
I padroni di casa assimilano il colpo e pungono in due occasioni ravvicinate, anche se lo stacco di Rodriguez, su piazzato di Trisi, e la staffilata dello stesso Trisi, finiscono in egual modo sopra i legni difesi da Cattafesta.
Si arriva così al gol partita, che arriva al minuto 78: Izzi scippa il pallone a Rodriguez sulla sinistra e crossa al centro; Di Cencio non trattiene e D’Ortona è costretto a rifugiarsi in angolo; dal susseguente tiro dalla bandierina, la parabola a rientrare di capitan Izzi è letale per la retroguardia di casa, giustiziata da un tocco sottomisura, probabilmente di Giandonato che fa harakiri. Rimonta completata per i biancoazzurri e gran boato proveniente dal nutrito settore ospiti biancoazzurro.
Un colpo durissimo da digerire per la formazione locale, che comunque ci prova fino alla fine, tanto da avere la più ghiotta delle occasioni proprio ad un passo dai titoli di coda. È infatti il minuto 93 e il signor Paolini, della sezione di Chieti, non si fa scappare una trattenuta di Triglione su Rodriguez nel cuore dell’area di rigore, in contemporanea con un degli ultimi cross della disperazione; secondo calcio di rigore assegnato ai rossoblù e cartellino giallo per il centrale san salvese; ancora una volta, Rodriguez si incarica del tiro; l’attaccante prova a cambiare lato, ma calcia senza angolare troppo; Cattafesta intuisce e respinge, neutralizzando il penalty, mandando in visibilio i propri sostenitori e facendo calare il sipario sulla contesa.