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Sebastiani saluta l’Angolana: “Stagione da super protagonisti. Magari questo sarà solo un arrivederci…”

Simone Sebastiani, giornalista ed addetto stampa per la stagione appena conclusa della Renato Curi Angolana, ha rassegnato queste dichiarazioni alla nostra testata dopo la fine del suo rapporto con il club del dragone. Ampia, ovviamente, la serie di fatti narrare: ha iniziato parlando della stagione appena conclusa. Ecco le sue parole: “È stata una stagione intensa, dalle grandi emozioni. La mia prima esperienza da addetto stampa, che reputo nel complesso strapositiva. Sinceramente non mi aspettavo di conoscere persone così belle. Non immaginavo neanche che potessimo disputare da subito un’annata da super protagonisti. È stata per me una piacevole sorpresa, frutto non di una casualità ma di un lavoro mirato ed intenso da parte di società, staff e squadra. L’ingresso di alcune forze fresche e motivate fra i nuovi soci ha sicuramente reso più semplice il cammino. Ogni singolo lavoratore del mondo nerazzurro, nel complesso, mi ha trasmesso sicurezza, consapevolezza e voglia di emergere, per questo ho intuito e sperato in poco tempo che potessimo fare benissimo”.

Guardando meglio a quanto avvenuto, Sebastiani ha tracciato un bilancio complessivo del 2022/3 dell’Angolana, terza forza del campionato di Eccellenza: “Il 2023 è stato piuttosto complesso, ha messo in luce delle difficoltà nuove che non siamo riusciti a superare con lucidità e brillantezza. Dovessi però tracciare un bilancio complessivo, emerge l’enorme soddisfazione per il campionato disputato. Con il terzo posto finale, probabilmente il campo ha decretato il reale valore delle forze in gioco. Gli avversari ora guarderanno la Renato Curi Angolana con occhi diversi, entrando al Petruzzi con maggior ammirazione e rispetto, frutto delle basi poste quest’anno che mi auguro possano essere ancor più solide a partire dal prossimo campionato”.

Sui singoli, Sebastiani ha spiegato: “Non mi piace fare nomi, ho conosciuto persone bellissime che mi hanno arricchito giorno dopo giorno. È questo il risultato più importante, l’aspetto umano al di là di quello professionale. Dai mister Miani e Fuschi, a tutto lo staff, passando per i ragazzi, tutti mi hanno accolto come membro della loro intima famiglia. Parlando della squadra, mi permetto di citare il capitano su tutti, Marco Ciarcelluti. Probabilmente calciatore di un’altra categoria, persona ancor più squisita. Un professionista vero, dentro e fuori dal campo, che sa voler bene e farsi voler bene. In una parola? Capitano. Auguro a tutti i calciatori che ho conosciuto di poter emergere nella loro carriera perché lo meritano davvero“.

Ieri, peraltro, la Juniores dell’Angolana ha disputato la finalissima del campionato regionale contro il Montesilvano (perdendo a vantaggio degli uomini di Antignani): “Resto innamorato dei miei “ragazzotti” della Juniores. Il loro percorso è stato encomiabile, al di là di ogni rosea aspettativa. Merito anche lì del direttore Bucci, di mister Giampietro, dello staff, della società e dei ragazzi che hanno creato un gruppo magnifico. Soltanto la lotteria dei rigori ci ha negato la soddisfazione del titolo regionale. Il calcio è così, meraviglioso e brutale in egual misura. Mi porto dietro un’annata spettacolare, vissuta spesso in panchina insieme a questi giovani ragazzi capaci di forgiare una magica alchimia”.

Sulla fine del suo rapporto con l’Angolana ed il prossimo futuro: “Saluto la Renato Curi Angolana con estremo affetto, per tutto ciò che di bello abbiamo trascorso insieme. Chissà, magari sarà soltanto un arrivederci. Di sicuro questa squadra, da oggi in poi, avrà un nuovo tifoso in più“.

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Castelnuovo un punto di penalizzazione.
Vastese due punti di penalizzazione.
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