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Clamoroso al Consiglio Federale FIGC per i ripescaggi: Fano bocciata dalla Covisoc, in Serie C la Casertana

Si è riunito nella giornata di oggi 24 luglio il Consiglio Federale FIGC con all’ordine del giorno la discussione sulle domande di ripescaggio in serie B e Lega Pro, per le quali bisognerà comunque aspettare l’esito dei ricorsi anche al momento sembra si sia indirizzati verso la necessità di due ripescaggi in serie B e 4 in serie C.

Per quanto riguarda la serie B, esaminate le quattro domande di riammissione e quella di ripescaggio, è stato stabilito che in termini di riammissione la graduatoria vede ai primi due posti il Brescia e il Perugia e che si provvederà alla integrazione degli organici quando si avranno i risultati dei ricorsi, il tutto senza cambiare il format che rimarrà quindi a 20 squadre.

Per quanto riguarda la serie C, invece, scontata la riammissione del Mantova e il primo posto in graduatoria dell’Atalanta U23, si è provveduto a stilare la graduatoria per quanto riguarda le squadre provenienti dalla serie D e quelle retrocesse dalla serie C, e qui ci sono state le sorprese.

Delle domande provenienti dalla serie D la prima in graduatoria era l’Alcione Milano, ma è stata bocciata non solo dalla Commissione Criteri Infrastrutturali (ed era nell’aria da tempo, leggi qui) ma anche dalla Covisoc, la seconda era l’Alma Juventus Fano ma anche in questo caso la Covisoc ha bocciato la domanda e così, a sorpresa, a festeggiare il ripescaggio in serie C è la Casertana che è l’unica ad aver ricevuto il parere positivo da entrambe le commissioni.

La Casertana quindi approderà in serie C in caso di almeno due ripescaggi, mentre l’eventuale terzo ripescaggio, riservato a una squadra retrocessa dalla serie C, sarà riservato al Piacenza.

A margine del Consiglio Federale, in conferenza stampa, il Presidente Gabriele Gravina ha dichiarato che ancora non sa se sarà necessario far slittare i campionati, che potrebbero partire con le X e Y e che, dopo l’esito del TAR, considerati i motivi d’urgenza, c’è la possibilità di chiedere un anticipazione del Consiglio di Stato.

Inoltre, sempre il Presidente Gravina, ha dichiarato che dall’anno prossimo, probabilmente, si anticiperanno i termini d’iscrizione fissando la dead line al 30 aprile per evitare il rischio di nuovi ritardi dovuti a situazioni come quelle di quest’anno e degli anni scorsi.

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