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Tirino Bussi, Andrea Staniscia a capo del settore giovanile: “Diventeremo il bacino per la prima squadra”

BUSSI SUL TIRINO – La decisione è stata quella di ripartire. Da capo. Con una società nuova. Ma soprattutto iniziando un lavoro significativo con i ragazzi del paese. Andrea Staniscia è il responsabile del settore giovanile del Tirino Bussi. L’obiettivo è quello di far riavvicinare i bambini del paese al calcio. E permettergli di sviluppare il loro talento. I risultati si iniziano a vedere. Sono già tante le adesioni dei bambini del posto. Molti hanno scelto di iniziare la scuola calcio nel proprio paese. A testimonianza di quello che questa società è riuscita a ricreare all’interno della comunità. Ancora di più se si pensa che per tre anni il paese di Bussi è rimasto senza calcio. Ad oggi sono 35 in tutto gli iscritti, suddivisi in tre diverse categorie: Piccoli amici, Primi calci e Pulcini. I ragazzi sono seguiti dai tecnici Moreno Sablone, Giovanni Gelidi e Giovanni Cerasa. Staniscia insieme agli altri dirigenti ha fatto in modo che il calcio per i giovani del posto sia tornato a rappresentare una forza aggregante. Sfruttando anche il rinnovato impianto comunale. Trasformato in una moderna struttura con terreno in sintetico di ultima generazione. La vittoria del campionato della prima squadra è già un segnale molto significativo del lavoro della società giallorossa, guidata dal presidente Lino Galante. Su questa scia, anche per le formazioni giovanili si stanno gettando le basi per ottenere dei risultati in futuro.

La vostra è una società nuova, nata per riportare il calcio nel paese di Bussi. E siete stati capaci di ricreare davvero tanto entusiasmo…

“Il calcio a Bussi è mancato per anni, cosa inspiegabile per un paese in cui è stato sempre importante. In questa stagione la svolta, partita sicuramente dall’avere a disposizione un campo e un impianto che in molti ci invidiano. E che ha portato alla creazione di una nuova società, con un nome storico che in pochi mesi, a suon di gol e vittorie, ha riportato entusiasmo in tutto il paese. Vedere gli spalti pieni ogni domenica è sicuramente motivo di orgoglio”.

Cosa ti ha spinto ad accettare questo incarico di responsabile del settore giovanile?

La passione per questo sport, la voglia di vedere i nostri ragazzi rappresentare il proprio paese e indossare con orgoglio la nostra maglia e i nostri colori. Il calcio è condivisione, il calcio insegna a stare in gruppo, a rispettare l’avversario. È uno sport che fa crescere ed è importante per un piccolo paese come Bussi avere una scuola calcio o comunque dare la possibilità ai propri bambini di giocare a calcio”.

Come è strutturato il vostro settore giovanile?

Abbiamo tre categorie: Piccoli amici, Primi calci, Pulcini. Per un totale di 35 bambini. I Piccoli amici e i Primi calci sono seguiti dall’esperto mister Moreno Sablone, i pulcini da mister Giovanni Gelidi. Siamo soddisfatti di questi primi mesi e i risultati iniziano a vedersi anche in campo”.

Quali sono i vostri obiettivi?

“L’obiettivo è quello di crescere, quindi puntiamo a un maggior numero di iscritti che ci permetteranno di coprire più categorie. Il modello da seguire è la storica società Za’ Mariola, di cui la maggior parte di noi ha fatto parte. E che ha raggiunto ottimi risultati anche a livello regionale”.

Quant’è importante far crescere e valorizzare i giovani per una società di calcio?

“È fondamentale per la crescita della società stessa, dobbiamo diventare il bacino dove la prima squadra può attingere. Dobbiamo permettere ai nostri giovani di crescere e avere come obiettivo quello di puntare sempre in alto”.

Si intravede qualche talento tra i ragazzi che avete a disposizione?

“Certo, ci sono dei ragazzi bravi a cui dobbiamo e vogliamo garantire un percorso di crescita. Speriamo di riuscirci.”

In passato sei stato anche presidente di una società di calcio nata sempre a Bussi, il Boca Tirino. Questo testimonia il tuo legame con questo paese…

“L’esperienza del Boca Tirino è stata importante, perché nata dalla volontà di un gruppo di amici di dare la possibilità a tutti di giocare per una squadra del paese. Considerando che c’era già una squadra in Prima categoria. Ci siamo divertiti, abbiamo sacrificato il nostro tempo e lo abbiamo fatto con piacere sempre e solo per il nostro piccolo paese”.

Daniele Rossi

L’impianto sportivo di Bussi sul Tirino

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