La panchina del Pescara continua ad essere un rebus per la prossima stagione. Difficile fare previsioni, in un momento di mercato in cui la società biancazzurra sta lasciando pochissimo a livello di indiscrezioni e dove ogni giorno può significare l’esatto opposto del precedente. Ogni notizia va presa, dunque, con le pinze.
Ma andiamo con ordine. I nomi che gravitano intorno alla panchina biancazzurra sono tre, per il momento. Si tratta di Attilio Tesser, che è stato “introdotto” qualche giorno fa da Alfredo Pedullà e che sarebbe in pole position secondo il “Il Messaggero“: il quotidiano romano ritiene che questa sia la pista più calda e che ci sia stato ben più di un approccio. Fermo restando che anche le nostre fonti sostengono che Tesser (il quale, va ricordato, è sotto contratto con la Triestina fino al 2025 dopo l’esonero della scorsa stagione) ed il Pescara abbiano avuto un approccio, al momento non ci sentiamo di caldeggiarlo come il più probabile alla guida dei biancazzurri nella prossima stagione.
Perché? La ragione è presto detta. In casa Juventus NG si è liberato ieri Massimo Brambilla (ci sarà Paolo Montero al suo posto): tecnico giovane, classe ’73, capace di stupire con i bianconeri nello scorso torneo di Serie C e di eliminare nei playoff proprio il Pescara, si tratta di un profilo che sarebbe perfetto per allenare una squadra talentuosa ma giovane. Come quella che, riteniamo in redazione, il diesse Delli Carri vorrà costruire anche sulla scorta dei buoni profili già in rosa.
Ieri abbiamo avuto riscontri torinesi su questa pista, ed oggi addirittura il quotidiano piemontese Tuttosport ha confermato la nostra indiscrezione, dando Brambilla nei pensieri del Pescara e mettendo in secondo piano la pista Tesser.
Altri nomi? Uno su tutti: resta infatti sullo sfondo anche Francesco Baldini.
