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Pescara, il ds Delli Carri punta sui playoff: “È un’opportunità per noi. Se resta Sebastiani sarei contento di proseguire”

PESCARA – È certamente una stagione al di sotto delle aspettative, almeno fino ad adesso. Ma chissà che questi playoff non possano riservare sorprese.

Lo spera sicuramente il diesse del Pescara, Daniele Delli Carri. Anche lui è finito spesso al centro delle critiche, per un organico che ha manifestato delle lacune in diversi reparti. Ma questo è stato un anno tormentato sotto tutti i punti di vista: non dimentichiamoci che questa squadra è rimasta senza la sua guida principale, rappresentata da Zdenek Zeman. Poi è stato tutto un cammino in salita. Visto anche che lo stesso Delli Carri aveva costruito la squadra in base al credo calcistico del boemo, seguendo fedelmente le sue indicazioni che andavano a ricalcare un progetto tecnico legato alla crescita e alla valorizzazione dei giovani. Parola d’ordine sostenibilità, quindi. E non poteva essere altrimenti visto anche il periodo che vive questa società, con la trattativa di cessione in corso.

Un ruolo non di certo facile, quello di Daniele Delli Carri. Ma nel calcio non è mai detta l’ultima parola, anche perché adesso c’è da affrontare la partita con la Juventus Next Gen di domani. La seconda, di questi playoff, dopo il passaggio del turno contro il Pontedera. Ed è come se fosse iniziato un altro campionato. Con i playoff si rimette tutto in gioco. E, per tante ragioni, questo per il Pescara può rappresentare un grande vantaggio.

Domani c’è la Juventus Next Gen. Che Pescara si aspetta?

“Mi aspetto ogni partita un miglioramento. Perché attraverso i miglioramenti si arriva ai risultati. Sarà una partita complicata, dobbiamo essere bravi a sfruttare la nostra forza. Di fronte avremo una squadra fisica, che ha fatto un girone di ritorno importante”.

Con questi playoff si rimette tutto in gioco. Questo può rappresentare un vantaggio per i biancazzurri?

“Lo abbiamo visto lo scorso anno. E lo dice la storia. Il campionato di serie C è complicato. Perché vince una sola e 28 squadre si contendono la vittoria dei playoff. Questo è un mini torneo, è un’opportunità per noi. Come lo è stato l’anno scorso. Ma la storia dei playoff è complicata. Si va da dalla seconda alla decima”.

Per lei che lo vede lavorare tutti i giorni, cosa ha saputo dare Emmanuel Cascione a questa squadra?

“Sicuramente ha trovato una stabilità di squadra. Questo nelle sette partite da lui disputate fin’ora, sei in campionato più una nei playoff. Non era facile individuare subito chi mettere in campo. Ma ci vuole l’apporto di tutti, considerando anche i cinque cambi a disposizione. Lui ha individuato una formazione che dà più garanzie. Cosa che prima non c’era stata. Però il tempo non è galantuomo sul suo lavoro”.

Si è detto spesso, questa fino ad adesso è una stagione al di sotto delle aspettative. Lei che spiegazione si è dato?

“Non è un discorso se si è al di sopra o al di sotto delle aspettative. L’anno scorso c’era stata una squadra che era maturata con il tempo. È maturata dopo il discorso dei playoff. Questa squadra ha un tempo maggiore perché è anche più giovane. Io mi sarei aspettato una maturazione più veloce, ma si devono incastrare tante cose. Se andiamo a vedere, l’anno scorso siamo usciti dai playoff immeritatamente. Adesso bisogna capire se questa squadra ha un potenziale per poter arrivare in fondo”.

Comunque vada a finire questa stagione, il futuro è un’incognita vista la trattativa di cessione della società…

“Sì, ma di queste cose si occupa il presidente. E io e lui non ne parliamo. Nell’eventualità che lui non dovesse vendere lavoriamo per programmare il futuro”.

Nel caso dovesse restare il presidente Sebastiani, lei resterà in biancazzurro?

“Questo dipende dal progetto che vorrà fare il presidente. Io sono un ds a scadenza, quindi dipende dal presidente. Io sarei ben contento di proseguire. Pescara è una piazza che non ha eguali, soprattutto in questa categoria. Se il presidente vorrà ci sarà la stretta di mano”.

In ogni caso visto che allo stato attuale non si è ancora concretizzata la trattativa di cessione, da parte sua si sta già muovendo qualcosa per la programmazione futura?

“Io sono sempre stato abituato ad anticipare. Ho già in mente un progetto. L’ho fatto sin dall’anno scorso. Al di là della scadenza del mio contratto. Ho sempre le idee chiare”.

Daniele Rossi

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