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Scafa retrocesso, l’addio di mister De Melis: “Ultima su questa panchina, stagione con situazione insostenibile”

La sconfitta in casa del Tornimparte costa allo Scafa PSC una inattesa retrocessione in Prima Categoria. Un risultato molto negativo, anche alla luce delle buone aspettative prima dell’avvio del campionato, che porta dunque mister Roberto De Melis a queste considerazioni pubbliche dopo l’1-0 in terra aquilana: “Ci siamo: con un epilogo infelice, ho fatto l’ultima partita su questa panchina, una stagione tribolata ed un girone di ritorno dove una rosa sforbiciata e pesanti infortuni, hanno fatto da contorno ad una situazione insostenibile che ha reso anche chi è rimasto non più motivabile. Chiedo scusa solo ed esclusivamente a dei collaboratori tecnici da altre categorie, per avergli affidato un gruppo non all’altezza delle loro prerogative ed i miei accompagnatori Nando, Sandro e Max, al campo sotto la pioggia e sotto il vento. Devo tener conto altresì di un percorso durato sette anni, di gioie e godimenti, due anni di Prima Categoria, con un campionato senza sconfitte in 44 gare e due Coppe Abruzzo consecutive, anche quest’anno nessuna pescarese in finale e 5 anni di Promozione, due quinti posti, un settimo posto, l’anno del Covid sospeso quando eravamo in testa e quest’anno dove non potevo assolutamente dimettermi ed abbandonare una nave alla deriva… io l’ho messa in mare e io avevo la responsabilità del suo rientro. Ma ho ricevuto più insegnamenti da questa stagione che da tutto il resto, che i valori del rispetto e dell’amicizia non si tradiscono e che le persone si conoscono nelle difficoltà, che il calcio dilettantistico non è uno sport a scopo di lucro, al punto di mettere il campo in secondo piano o in ultimo anche. Un ringraziamento a chi mi ha permesso di guidare e vivere tutto questo, il presidente Mazzocca, il direttore Andreoli, un abbraccio caloroso ad Antonio D’Attilio con cui tutto ebbe inizio, a tutti i collaboratori che in sette anni mi sono stati vicini, alla mia famiglia, a cui tanto tempo è stato tolto per il campo ed in ultimo al paese di Scafa, alle amministrazioni che ci sono state sempre vincine ed a tutti i paesani che mi hanno fatto sentire a casa. La mente non può cancellare ciò che è scolpito nel cuore: GRAZIE SCAFA!”.

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