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Clamoroso a Rosciano: il presidente Di Pietrantonio si dimette. “Episodio troppo grave”

Clamoroso in quel di Rosciano: il presidente Mirko Di Pietrantonio si è infatti dimesso dopo un episodio avvenuto nella gara odierna contro il Villa Sant’Angelo. Andando ai fatti di cronaca, al 40esimo del primo tempo e sul risultato di 2-0 in favore degli aquilani, un giocatore del Rosciano, Moustapha Tourè, avrebbe colpito l’arbitro. Lo stesso fischietto avrebbe dunque espulso il senegalese, per poi sospendere la gara, pur con le debite scuse immediate da parte di tutta la società del Rosciano.

“L’episodio di violenza di oggi è troppo grave per non portare ad una presa di posizione, soprattutto per chi, come me, riveste un ruolo di responsabilità: è un atto dovuto” ha spiegato Di Pietrantonio ai nostri microfoni, precisando poi che “inizio stagione ho precisato ai ragazzi che dobbiamo giocare per divertirci e dobbiamo seguire comportamenti corretti, rispettando le regole. Non a caso, fino ad oggi non abbiamo avuto nessun rosso ai nostri danni… Il gesto di Moustapha è per me intollerabile, è stato messo fuori squadra e non sarà più un giocatore del Rosciano. E’ un peccato vedere il lavoro di tanti anni, effettuato da me e dalla società, venire rovinato così… mi vergogno molto di quanto avvenuto. Ricoprendo il ruolo di presidente, ritengo giusta la decisione che sto narrando: mi dimetto dalla carica. Onorerò gli impegni fino al prossimo 30 giugno con la società e con i giocatori ma questa è la mia decisione”.

Quanto al futuro, Di Pietrantonio ha già le idee chiare: “Voglio dedicarmi al Settore Giovanile ed alla mia Scuola Calcio, formando i ragazzi per dare loro dei valori che abbiano la priorità sul resto. E’ incredibile assistere ad atteggiamenti come quello odierno sui campi, eventi che accadono con troppa frequenza”.

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