Chieti, Pesce-Caruso nel nuovo organigramma? I tifosi: “Voci agevolate dal silenzio di Serra”

E’ sempre più contorto definire quello che sta succedendo a Chieti per via delle numerose voci che si stanno rincorrendo in città. Si è entrati in una fase chiave per chiudere in fretta un cerchio ed iniziare a programmare la nuova stagione. Al di là dell’imminente futuro, il Patron Ettore Serra deve prima saldare le pendenze relative alla stagione 2023/24 per poi dedicarsi al prossimo campionato di Serie D.

Il massimo dirigente piemontese aveva promesso la nomina del Direttore Sportivo entro fine maggio ma alcune situazioni stanno facendo ritardare la nomina. Tutto però porta ad una direzione che è quella di Gianfranco Pesce, ex dirigente Francavilla.
L’idea è anche quella di affiancargli un’altra figura e nelle ultime ore si sta facendo largo il nome di Rino Caruso. Si tratta di un 38enne napoletano reduce da due esperienze non memorabili nelle vesti di Direttore Generale prima del Trapani e poi della Pistoiese con entrambi i club che sono poi falliti. Dovrebbe essere confermato anche Gaetano Alessandria, braccio destro del dimissionario Direttore Demetrio Sartiano, e che in passato ha ricoperto il ruolo di Responsabile del Personale. 

La nuova “possibile” triade non sembra entusiasmare i tifosi. Questa mattina il Comitato Oltre il Centenario, nel post in cui si invitano i tifosi a partecipare al corteo che si terrà domani per festeggiare i 50 anni della Curva Volpi, si è fatto nuovamente sentire chiamando in causa anche il Patron: 

“Pesce ds, Caruso dt, Alessandria direttore servizi generali”.

Da un paio di giorni in Città circolano voci che destabilizzano l’ambiente e che, ove confermate, potrebbero spalancare le porte ad un futuro nero per i nostri colori soprattutto perchè, leggendo le varie notizie che si trovano in rete, le uniche due esperienze lavorative che ha avuto Rino Caruso come direttore generale sono state a Trapani e Pistoia (entrambe le società sono poi fallite).

Il rincorrersi di queste voci è indubbiamente agevolato dall’ostinato silenzio di Serra che oramai è un mese che manca da Chieti.”

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