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“Progresso calcio: Evoluzione al femminile”, il convegno tenutosi alla Settimana Marsicana

Si è svolto, nell’ambito della XXVI Settimana Marsicana, il convegno “Progresso calcio: Evoluzione al femminile” organizzato dalla Pro Loco Avezzano.

Ospiti dell’evento, gestito dall’Addetta Stampa Luisa Novorio e coordinato dal giornalista Roberto Marchione, il dirigente del Comitato Regionale Abruzzo Giovanni Sorgi, la Responsabile del calcio femminile della LND Abruzzo e Presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari, l’ex arbitro (ora al VAR in serie A) Aleandro Di Paolo e l’arbitro di calcio a 5 (e prima Presidente abruzzese di Sezione donna) Chiara Amicucci.

Per Laura Tinari nel calcio dilettantistico il ruolo sociale è sentito e rappresentato e, questo, aiuta ad avvicinarsi a esso le bambine. Si è un po’ indietro rispetto ad altre nazioni europee, scontando 15 anni di mancato investimento in questo settore, la nuova fase è partita con la qualificazione ai mondiali del 2019 raggiungendo i quarti di finale; da lì è iniziata una nuova fase con investimenti per cercare di colmare il gap e fare passi avanti, fino a giungere al professionismo per la serie A lo scorso anno. Ma la serie A e la Nazionale sono un punto di arrivo e fanno parlare di sè, dietro ci sono tutte le altre categorie, anche regionali, con tante ragazze che arrivano dal settore giovanile scolastico anche se i numeri devono crescere ancora, ci vorrà tempo ma ci si riuscirà grazie al dialogo col mondo della scuola, per far sì che le ragazze si avvicinino più presto al mondo del calcio per acquisire maggiormente aspetti tecnici e mentali, e in Abruzzo si sta investendo molto su questo.

Secondo Giovanni Sorgi il Consiglio Direttivo regionale abruzzese si è attivato sin da subito per migliorare la formazione dei dei dirigenti, perchè avendo persone preparate permette alle società di poter agire meglio. I quarti di finale del mondiale femminile 2019 potevano dare una spinta maggiore rispetto a ciò che è stato, forse si poteva partire prima col professionismo, ora si sta accelerando e progettando meglio sulla base per far crescere la base, sia la femminile che al maschile. La presenza femminile nel mondo del calcio maschile non può fare che bene, perchè permette di avere anche una visione diversa e modificare l’approccio, c’è ancora un po’ di ritrosia ad accettare le donne ma è importante perchè la differenza di vedute fa sì che si notino aspetti che invece non si vedrebbero. Ben vengano le donne nel calcio maschile, è una cosa positiva sia in ambito tecnico, amministrativo e dirigenziale, non solo perchè sono donne ma anche perchè sono preparate.

Per Chiara Amicucci diventare Presidente di sezione e dirigere tanti uomini fa crescere tanto anche come donna, è diverso dall’arbitrare perchè ti senti più come una mamma dovendo pensare alle problematiche di tutti gli associati; è un ruolo difficoltoso perchè ti devi rapportare differentemente coi ragazzi a seconda della loro personalità, facendo comunque capire a tutti i valori che rappresentano la classe arbitrale.

Infine per Aleandro Di Paolo ci sono differenze nell’arbitrare calcio maschile e femminile, l’approccio che si è trovato a mettere in atto quando gli è capitato è stato completamente diverso in quanto, mentre con gli uomini doveva avere un atteggiamento più duro perchè i calciatori tendevano a rispondere, con le donne si aveva un atteggiamento più da galantuomo; ora però che è al VAR si trova in una situazione diversa e coadiuvarsi con un arbitro uomo o donna non fa nessuna differenza in quanto bisogna semplicemente applicare i regolamenti rendendo note le decisioni prese.

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