Daniele Sebastiani, presidente del Pescara, ha parlato ai microfoni di Enrico Giancarli di Rete8 per raccontare le sue impressioni a freddo dopo lo sfogo di sabato, seguente a sua volta rispetto al 5-0 patito in casa del Palermo dai suoi.
Il numero uno dei biancazzurri non ha fatto passi indietro e parrebbe aver confermato quella che sarebbe, secondo la nostra interpretazione, una contestazione bella e buona al lavoro che sta svolgendo mister Vincenzo Vivarini con il suo staff: “Non è cambiato nulla: il duro sfogo di Palermo era a caldo, a freddo se possibile rincarerei la dose. Ho sempre chiesto una cosa sola a tutti, anche agli allenatori prima di prenderli: che tipo di lavoro fanno. Personalmente non sono contento del lavoro, ma del lavoro proprio fisico. Mi auguro che ci sia una sterzata da questo punto di vista, diversamente se qualcun altro è convinto che può lavorare in questa maniera per me si può finire anche qui“.
Su quanto sia possibile credere alla salvezza in Serie B, Sebastiani ha precisato quanto di seguito con molta convinzione: “Ci credo con tutto me stesso, questa è una squadra buona”.
Non è la prima volta che il presidente Sebastiani tocca temi inerenti all’area tecnica in questa stagione: precedentemente, infatti, era stato sibilino circa la posizione di Matteo Dagasso, anche lì lasciando intendere un suo non essere d’accordo con il tecnico. Prima ancora, aveva precisato la sua preferenza per un centrocampo a 3 (fino a quel momento Vivarini lo aveva schierato con 2 interni invece). Le parole di oggi, dopo quelle di sabato a Palermo, adesso un nuovo capitolo nella stagione del Pescara. Nulla può essere escluso: un esonero anzitempo del tecnico biancazzurro, le sue dimissioni o, perché no, una variazione positiva in vista del proseguo dell’annata proprio come richiesto dal presidente.





