Il Pescara continua ad arrancare e soprattutto a non vincere, specialmente lontano dall’ “Adriatico-Cornacchia”. Sabato sera orripilante da parte dei biancazzurri, con le streghe (non di Halloween) a volare sul “Barbera” di Palermo. Il Pescara viene travolto dai rosanero, che rifilano 5 reti alla truppa di Vivarini.
Che si trattasse in partenza di una partita ad armi impari si era già capito dalla designazione di calendario. Pescara neopromossa con un mercato a rilento e che ha perso i valori aggiunti. Palermo invece di proprietà del City Group che ha speso 3,8 milioni di euro per la campagna acquisti estiva, prendendo un allenatore fresco di promozione in Serie A. Ad ogni modo, tralasciando i discorsi a priori, la classifica recitava alla vigilia del match ben 8 punti di distacco tra i siciliani e gli abruzzesi.
Nonostante un buon inizio del Pescara con due occasioni da gol con Di Nardo e Caligara, il Delfino dopo il primo gol scompare dalla scena. 5 reti che pesano ancor di più per il modo in cui sono arrivate, ovvero principalmente con difesa schierata da palla inattiva o da cross. Difesa evanescente, con i tre centrali e gli esterni in continua difficoltà sugli inserimenti delle mezzali e dei trequartisti.
Tra le fila biancazzurre, dalle nostre pagelle (QUI) nessun giocatore supera la sufficienza. Gli unici ad aver dimostrato qualcosa in più sono stati Dagasso, Di Nardo (arrivato tra lo scetticismo, ma che continua a dimostrare di poter stare nella categoria) e Meazzi, l’asso dalla panchina. Per il resto una vera e propria Caporetto.
Continua a mancare quindi la vittoria lontana dalle mura amiche, ma soprattutto una prestazione di grinta e concentrazione per 90 minuti. Il 21 settembre sono arrivati per i biancazzurri i primi 3 punti, con una vittoria sontuosa sull’Empoli per 4 reti a 0. Risultato importante, che ha dato morale temporaneo alla squadra, vista la debacle di Genova della giornata successiva. Il successo sui toscani è però da considerare come un qualcosa di relativo, visto un Empoli non in splendida forma e visto che da lì a poche settimane sarebbe arrivato l’esonero di mister Pagliuca.
La verità quale è? Semplicemente, la vittoria della 4ª giornata ha nascosto momentaneamente le fragilità del Pescara. Il giusto sta quindi nel mezzo tra la sconfitta con il Palermo e i 3 punti con l’Empoli. Sicuramente l’undici di Vivarini è chiamato a voltare subito pagina e pensare alla sfida con il Monza, in virtù anche di qualche rientro dall’infermeria.
Fonte foto: Pescara Calcio. Credits: Massimo Mucciante.





