L’esonero di Francesco Del Zotti, ufficializzato stamattina dal Chieti, ha visto terminare anzitempo un rapporto nato in estate e che pareva avere tutte le carte in regola per durare. Il giovane mister arrivava dopo una cavalcata eccezionale con il Castelnuovo Vomano in Eccellenza (e la conquista della Serie D con la vittoria dei playoff nazionali) ed una carriera, in generale, in continua ascesa; il Chieti si era detto ambizioso e con voglia di confermarsi tra le primissime squadre del Girone F di Serie D, anche se i proclami della prima ora della presidenza Di Labio sembravano già più contenuti.
Dopo appena dieci giornate, però, il connubio si è rotto: il Chieti ha esonerato Francesco Del Zotti dopo la seconda sconfitta (di fila) stagionale, con troppi pareggi a rallentare la marcia del club in classifica (ben 6 in 10 gare) e l’impressione forte che il treno delle primissime sia ormai partito. Paga, a nostro avviso, forse smisuratamente Del Zotti: non si può negare la responsabilità di un tecnico davanti al fallimento di un progetto, ma va detto che il Chieti mostra una rosa dal valore tecnico poco più che mediocre. Il continuo chiacchiericcio nella piazza su discorsi estranei al campo (e probabilmente degli annunci roboanti da parte della società nel recente passato che potevano, magari, essere evitati o contenuti) sono forse ancora più problematici di quanto mostrato sul campo dai neroverdi. L’impressione è che raddrizzare la classifica non sarà facile per il prossimo tecnico.










