Vincenzo Vivarini, tecnico del Pescara, ha parlato in conferenza stampa per presentare la gara di domani contro la Carrarese. Il mister biancazzurro ha parlato come di seguito per raccontare, inizialmente, le due settimane di lavoro dopo la sconfitta pesante contro la Sampdoria: “La squadra, dopo il secondo tempo di Genova, ha risentito di questa situazione ed ha lavorato con più attenzione e silenzio, mettendo a fuoco gli errori fatti. Sono state due settimane diverse dalle altre. Infortuni? Questa mattina si è fermato anche Sgarbi, Giannini ha avuto un piccolo problema al tallone: speriamo che non sia nulla di preoccupante. Pellacani deve fare la risonanza: sta aspettando che il ginocchio si sgonfi per valutare la situazione”.
Sull’avversario di questa giornata, la Carrarese: “La Carrarese è una bella realtà, sono tre anni che giocano insieme. E’ una squadra ben consolidata, ha le idee chiare su come attaccare ed ha gli stessi numeri nostri per quanto concerne l’attacco ma ha subito molti meno gol. Non ha mai perso fuori casa: è un avversario difficile da affrontare. Il loro gioco è efficace, senza molti fronzoli“.
Sul lavoro psicologico sulla rosa, che Vivarini ha confermato essere molto importante: “La squadra ha dimostrato grandi qualità nel momento in cui ha avuto lo spirito alto: è riuscita a fare tutto e non si è spaventata davanti a nessuno. Ci sono però momenti in cui si abbassa l’autostima e ci andiamo un po’ a nascondere. Mi aspetto una risposta: dobbiamo essere feroci nell’aspetto caratteriale. Se uno prende uno schiaffo, deve ridarne tre all’avversario: abbiamo lavorato su questo, è troppo importante per l’obiettivo che abbiamo”.
Sui alcuni singoli, tra cui Davide Merola, ecco le considerazioni di Vivarini: “Merola sta facendo il suo, non possiamo dire che sta facendo male ma chiaramente si era abituati a che facesse la differenza: penso che abbia i numeri per farlo anche in questo campionato, se ne deve convincere. Il suo bilancio non è assolutamente negativo ma deve prendersi la squadra sulle spalle, ha più responsabilità e carico di pressione ma conosce la piazza e gli obiettivi che ci sono. Ora dobbiamo mettere in pratica anche il lavoro fatto su Gravillon, Capellini e Corbo: i difensori devono essere all’altezza della situazione. Per esempio Gravillon ha lavorato e si è rimesso a posto fisicamente, abbiamo bisogno di lui: serve una rosa ampia perché in delle partite ci sono carenze numeriche, tutti devono essere a disposizione e dare il massimo. Vinciguerra? Ha dimostrato in allenamento di avere tutte le qualità per fare bene, ha velocità ed è tignoso, lotta su tutti i palloni. Sta scalando tutte le classifiche della graduatoria. Sarebbe quasi ora di cominciarlo a vedere anche in campo”.
Su Dagasso, appena rientrato dalla Nazionale Under-21 con Silvio Baldini (dove ha trovato anche il suo primo gol in azzurro): “Dagasso è un ragazzo di livello superiore, non solo sotto l’aspetto calcistico ma anche sotto quello caratteriale. La prima cosa di cui abbiamo parlato è stata la gara di Genova, sulle problematiche e sul lavoro svolto: si preoccupa moltissimo per la squadra. Domani darà battaglia“.
A questo punto, è possibile prevedere un Pescara in campo con il consueto 3-5-1-1: Desplanches in porta; Corbo, Gravillon e Capellini in difesa. A destra Oliveri, a sinistra Corazza e Dagasso, Valzania ed uno tra Brandes e Caligara (alla prima ufficiale dopo lo stop all’allenamento d’esordio con i biancazzurri) a centrocampo; Merola sulla trequarti dietro l’unica punta, Di Nardo. Assenti, come anticipato, Brosco, Sgarbi, Giannini, Pellacani, Tsadjout e Olzer.
La probabile formazione. Pescara (3-5-1-1): Desplanches; Corbo, Gravillon, Capellini; Oliveri, Dagasso, Valzania, Brandes/Caligara; Merola; Di Nardo. Allenatore: Vincenzo Vivarini.
