Dallo stadio Gran Sasso d’Italia, è intervenuto in conferenza stampa mister Pochesci per parlare della sua nuova avventura sulla panchina dell’Aquila. Di seguito le sue parole:
“Ringrazio la società che mi ha scelto: è una grande responsabilità. L’Aquila non è una piazza come le altre. Qui bisogna fare i fatti. Tutti vogliamo vincere ma di chiacchiere se ne fanno tante. L’Aquila ha un qualcosa di più, non solo per la storia. Ho avuto la fortuna di giocarci contro in una partita in cui L’Aquila arrivò prima e poi vinse lo spareggio. So il calore che ha questa gente. Stare qui e rappresentare un capoluogo di regione è tanta roba. L’augurio mio è rivedere questi colori primeggiare: è una società che deve salire. Mi auguro che tanta gente copi questo progetto così finisce questo schifo dei club che non si iscrivono. Mi auguro che la mia presenza possa aiutare questa città a trovare quello che si merita. Chi viene qui deve venire perché deve vincere, soprattutto dopo 2 secondi posti e un playoff vinto. Prima della partita con la Samb, se avesse vinto, sicuramente avrebbe avuto più possibilità. Mi auguro ci giocheremo fino all’ultimo minuto il campionato. Banegas deve dimostrare il suo valore alla maglia come me. Ci abbiamo parlato un giorno, quindi ho detto al direttore anche di lasciare perdere. Chi viene qui non viene a perdere tempo. Qualcuno che non è rimasto è perché non mi ha convinto. Voglio fare un applauso al capitano (Brunetti ndr) che non conosco: quando gli è stato proposto il rinnovo ha accettato subito. Non ha parlato di cifre. Quando chiama un club cosi devi accettare subito, cosi come quando chiama il Livorno o città cosi blasonate. Io non voglio vedere giocatori che pensano a sé stessi: se loro vincono valgono se non vincono sono dei perdenti anche se vado via io. Posso sbagliare la partita, ma non l’approccio. L’anno scorso ero all’Avezzano e io voglio battere le più forti: scorsa stagione erano Samb e L’Aquila e c’ero quasi riuscito. La squadra è il carattere dell’allenatore. Siete una tifoseria molto esigente e si avverte in campo. Prima di contestare, venite a parlarci il martedì perché mi piace questo, io sono diretto. Quando sbaglio alzo la mano e sono il primo a farlo”.
Sui giovani ha detto:
“Ora i giovani sono 3 in campo ed è meno complicato metterli in campo ma non perché io non credo nei giovani. Al Guidonia eravamo una squadra giovanissima. Qui è un po’ diverso: alla società ho chiesto di non fare 17 o 18 over. Dobbiamo fare una squadra esperta abituata a vincere ma non giocherò con 6 giovani come ad Avezzano perché significherebbe che ho sbagliato gli over. Il mio staff allenerà sia la prima squadra che la Juniores Nazionale. Può darsi che troveremo un ragazzo che giocherà con la Prima e la Juniores tanto i metodi e i principi sono fondamentali. Noi giocheremo a tre dietro, ma il mercato è malato quindi devi avere piano A, B e C. Per me è un mercato tossico anche in questa categoria ma noi non possiamo sbagliare. L’Aquila non è come tante società che promettono e non mantengono. Quando chiamiamo noi dicono che è una società seria.
Ha poi continuato il mister rossoblù:
“Questa rinascita dopo i problemi in passato però, che non ha un debito, va applaudita. Il direttore ha detto un punta ma gliene ho chieste 2 con una in panchina. Poi sulla trequarti ci sarà Banegas che deve essere il leader e ci deve portare a vincere il campionato, non la classifica cannonieri. Dobbiamo arrivare minimo a 2000 abbonati quest’anno. La gente porta punti, anche la vostra determinazione voglio vedere. Dobbiamo andare d’accordo tutti. Un vincente non è quello che vince ma è uno che ha perso tante volte. Gli eroi sono quelli che lavorano a 40 gradi sull’autostrada, non i giocatori che vengono pagati tanto e che però potranno essere ricordati”.
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