“Quelle dei primi 15’ sono le nostre fragilità, così come la nostra forza è stata quella di saper reagire e aver fatto 4 gol. Siamo una squadra che va su ritmi e sulla corsa, se stiamo bene diventa dura per gli avversari giocare contro di noi”.
Silvio Baldini nel dopogara, ai microfoni di ReteOtto, ha evidenziato il meglio e il peggio del suo Pescara, che dopo aver subito due reti è riuscito a conquistare il successo per 2-4 sul campo della Vis Pesaro.
Importanti anche gli ingressi di Letizia, Dagasso e Kraja dopo l’intervallo, ma i tre hanno iniziato a scaldarsi già attorno alla metà del primo tempo.
“Non potevo rimanere passivo quando rischiavamo di subire il terzo gol – dichiara Baldini – ma per fortuna chi era in campo si è dato più da fare, sapendo che stavo per sostituirli; poi è arrivato quel gol di Meazzi che c’ha tenuto in partita e nella seconda parte di gara penso che non ci sia stata storia”.
Pescara sicuramente già vicinissimo alla conquista della semifinale ma Baldini tiene alta la guardia.
“Manteniamo i piedi per terra e facciamo finta di aver perso 4-2 – precisa l’allenatore biancazzurro – e di dover fare noi due gol, perché le sorprese nel calcio sono sempre dietro l’angolo”.
Infine Baldini rivela come sia stato costretto ad arrabbiarsi con i suoi ragazzi in occasione della sospensione per un malore occorso ad un tifoso in tribuna.
“Mi sono arrabbiato con i ragazzi perché continuavano a parlare che c’era un calcio di rigore – conclude il mister del Pescara – ed ho detto che c’era da vergognarsi perché c’era una persona che rischiava la vita ed i ragazzi hanno capito: pensavano non fosse grave ma se chiamano l’ambulanza non credo possa essere un piccolo malore e quindi vuol dire che il calcio non conta più, contano le persone: per me si può anche sospendere la partita, perché prima vengono i valori e l’uomo”.