Silvio Baldini ha parlato in conferenza stampa per presentare il derby di domani che il suo Pescara giocherà a Pineto. Il match, valido per la 35esima Giornata di Serie C, vedrà i due club abruzzesi in piena zona playoff affrontarsi per migliorare le rispettive classifiche (il Pescara cerca il terzo posto, il Pineto può tentare addirittura di agganciare il quinto, forse il quarto dello stesso club di Baldini).
Il mister biancazzurro ha spiegato: “Ci è stato comunicato il venerdì pomeriggio alle 2 che non avremmo giocato, il giorno dopo ho fatto allenamento basato su corsa e lavoro a secco piuttosto che sul tecnico. Volevo cercare di far fare ai ragazzi una percorrenza simile alla partita. Poi nulla: liberi domenica, lunedì abbiamo ripreso e ci siamo riavvicinati alla gara. Abbiamo recuperato tutti tranne Lancini oltre a Pellacani squalificato, Lonardi verrà in panchina ma non sarà utilizzabile, credo avrà bisogno di venti giorni ma lo dirà il campo. La formazione? La darò stasera“.
Sulle recenti prestazioni del Pescara: “Con la Vis Pesaro abbiamo fatto la migliore prestazione dell’anno, all’andata. Da lì poi siamo riusciti ad arrivare primi. Certo, le sconfitte non creano entusiasmo e fiducia ma sono sempre da calcolare. E’ come una malattia: quando guarisci c’è una convalescenza, che può essere più o meno lunga. In ogni caso, non posso rimproverare mai nulla ai ragazzi: sono eccezionali, avranno un grande futuro e potranno arrivare a certi livelli, hanno fatto un grande step in avanti“.
Il finale contro il Pineto fu molto discusso all’andata, e Baldini ha scelto la via dello scherzo per commentarlo: “Scorie dell’andata? Io pensavo: “Se al novantesimo siamo in vantaggio, butto un pallone in campo”. Ahahah. Lo dico perché non lo faccio. Però lo dico per dimostrare cosa vuol dire essere antisportivo. Al club vanno fatti i complimenti, con un budget molto limitato stanno facendo cose bellissime: sono un esempio, al di là della stupidità che ci può stare in certi momenti ma che ti fa capire lo stato d’animo del momento“.
Sul talento del Pineto, Giovanni Bruzzaniti, che sta cambiando gli equilibri del club biancazzurro: “Gli voglio molto bene, sono felicissimo che abbia realizzato 15 gol. E’ un ragazzo all’antica, ti rispetta… ama il mestiere che fa. Mi auguro per lui che possa arrivare a 20 gol”.
Sui risultati imprevedibili del Girone B, con la sconfitta della Ternana per 4-1 a Lucca (con conseguente esonero di mister Ignazio Abate ed innesto di mister Fabio Liverani): “Non mi interessa cosa fanno gli altri, non mi interessa la casistica. So che a noi è successo due volte, e questo professionalmente mi da non fastidio: di più. Molto fastidio”.
Su un paragone con il suo Palermo che vinse i playoff di Serie C, Baldini si è riferito chiaramente all’aspetto fisico: “Fisicamente eravamo straripanti. Non c’era partita sull’intensità. Mi auguro che non venga convocato in Nazionale il nostro Arena: ci ha fatto fare 7 gol con la sua presenza, e la Lucchese come avete visto non era l’ultima arrivata. Mi auguro che questa freschezza fisica ci dia una mano… lui oltre alla Nazionale italiana può scegliere quella australiana, magari lo conviciamo ad essere australiano, ahahaha. Il Pescara è fatto di tanti giocatori forti, devono solo essere concentrati e correre a più non posso. Dobbiamo allenarci per andare in Serie B”. Su Davide Merola: “E’ a disposizione, può giocare ala o centravanti. Tentazione di metterlo titolare? Sì, c’è, se lo sarà si saprà stasera. Dopo domani sera avremo le idee più chiare per mercoledì, c’è chi giocherà domani e chi mercoledì“.
Su Alberti: “E’ sceso cinque kili, sta dimostrando di voler giocare. Da 97 kili a febbraio è sceso a 92. Questo fa capire che è un ragazzo serio e che su di lui si può contare”.
Sulle parole di apprezzamento espresse su di lui, come persona, dal presidente Sebastiani: “Vincere o perdere le partite dipende da tanti fattori, essere una persona per bene dipende da me. So di avere difetti e di avere un mio modo di relazionarmi agli altri, capisco che tante volte un po’ più di tranquillità potrebbe… però non mi sentirei felice nel non essere me stesso. Io sono così, sia che alleno che non alleno. Vivo la quotidianità pensando non di essere l’allenatore del Pescara ma di essere uno arrivato in un posto meraviglioso, mi godo la vostra amicizia ed il fatto di esserci arrivato. Se il presidente dice questa cosa mi fa piacere: si è reso conto che non mi nascondo, i miei pregi ed i miei difetti sono questi, io sono questo. Mi fa piacere che sia stato espresso questo pensiero: ho conosciuto tanta gente che mi fa capire, vedendomi, di essere persona gradita”.