L’indebita presenza di Federico Moretti negli ultimi 15″ di gioco non ha inficiato l’intera regolarità del match:
con questa motivazione il Giudice Sportivo ha rigettato il ricorso del Teramo, confermando il successo sul campo da parte della Sambenedettese, nel match del “Bonolis” (terminato 1-2) giocato domenica e che aveva garantito la promozione in C dell’undici di Ottavio Palladini.
I biancorossi avevano chiesto l’annullamento della sconfitta per 2-1 e la ripetizione della gara per un presunto errore tecnico del direttore di gara, che non aveva espulso per somma di ammonizione un giocatore ospite pur punendo in due differenti occasioni con il cartellino giallo.
Secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, l’arbitro Andrea Giordani ha ammesso di non aver trascritto erroneamente una prima ammonizione a Federico Moretti all’89’ a causa della concitazione generata dal successivo parapiglia che lo aveva costretto ad intervenire con altre sanzioni verso i 22 in campo.
La seconda ammonizione è arrivata pochi minuti dopo, nell’ultimo giro di lancette del match.
Perciò, a causa della mancata annotazione della prima, non è stato estratto il cartellino rosso e Moretti è rimasto in campo.
In definitiva, il Giudice ha riconosciuto l’errore tecnico dell’arbitro, ma ha “ritenuto che l’indebita presenza in campo del calciatore Moretti Federico per circa quindici secondi, durante i quali non si è concretizzata e/o finalizzata alcuna azione di gioco, non possa ritenersi rilevante o comunque in grado di inficiare l’intera regolarità della gara, atteso che la concreta assenza di conseguenze significative sul piano agonistico consente di offrire una valutazione puntuale, specificamente riferita al caso di specie, e, in assenza di ragioni ostative, salvaguardare il risultato sportivo conseguito sul campo”, come si legge nella nota.
Così, il ricorso è stato rigettato, con la conferma del risultato ma punendo con un turno di squalifica il giocatore rimasto erroneamente in campo.
