La Lucchese è scesa in campo nel match di ieri contro il Pontedera, dopo aver ricevuto la notizia del pagamento di tre mensilità di stipendi dalla proprietà, seppure gli stessi non siano stati ancora accreditati secondo il comunicato di assocalciatori. Il finale è stato comunque deludente: 4-1 per il Pontedera e piena zona playout per il club di mister Gorgone. Lo stesso ha spiegato con chiarezza che riattaccare la spina, dopo una settimana in cui si è parlato molto di aspetti economici e poco di calcio, non è facile. Il tecnico ha dichiarato in ogni caso, secondo quanto riportato dalla Gazzetta Lucchese: “Martedì decideremo, dobbiamo tirare una riga: o si riprende con la grinta, la rabbia e la voglia che abbiamo mostrato in questi mesi, o altrimenti dobbiamo assumerci la responsabilità di chiudere: o bianco o nero“.
Questo sotto, invece, il comunicato di sospensione dello sciopero che era stato pubblicato venerdì sulla pagina di Assocalciatori:
“L’Associazione Italiana Calciatori e i calciatori professionisti della Lucchese, tesserati nella stagione 2024/2025, facendo seguito al comunicato di preavviso di sciopero del 1° aprile 2025, comunicano quanto segue.
Ad oggi, non risultano accreditate somme nei conti correnti dei calciatori (o degli altri dipendenti della società toscana); tuttavia, una comunicazione scritta della società ha garantito l’intervenuto ordine di bonifico relativo a tre mensilità di stipendio nella giornata odierna, termine concesso a tal fine.
La volontà della squadra è sempre stata quella di giocare e mantenere la continuità sportiva, anche per rispetto della maglia e della comunità di Lucca, e per rispetto delle altre compagini e dell’integrità del campionato; tuttavia, questa volontà è necessariamente condizionata dalla sussistenza delle condizioni minime perché la dignità professionale di calciatori professionisti sia garantita.
Ciò premesso, l’AIC e i calciatori della Lucchese 1905 s.r.l. comunicano la revoca dello sciopero, in attesa della verifica degli esiti del pagamento e salva una immediata reazione nel caso in cui anche questa promessa non sia mantenuta“.