Giulio Nebuloso, centrocampista del Pineto classe ’07, ha parlato oggi a TALK SportAbruzzo del suo momento. Ieri, il club biancazzurro ha portato a casa il terzo successo consecutivo, proseguendo così la propria corsa in piena zona playoff nel Girone B di Serie C.
Nebuloso ha raccontato così la sua trafila, dopo un avvio nel Settore Giovanile della Lazio: “Ho fatto nove o dieci anni di Lazio, ho avuto la fortuna di giocare in questo grande club. Poi, con una scelta coraggiosa ho deciso di intraprendere la strada dei grandi: sapevo che non sarebbe stato semplice. Ora cerco di godermi il momento”. Sull’esordio a Ferrara, con gol, contro la Spal: “L’ingresso mi ha preso un po’ alla sprovvista: insieme a me si stava scaldando capitan Amadio, pensavo che sarebbe entrato lui… invece è toccata a me. Mi sono fatto trovare pronto, ed è arrivata la palla giusta“.
Gli obiettivi del Pineto sono evidentemente cambiati in corsa, con la squadra che doveva salvarsi dopo l’avvio difficile con Mirko Cudini e che ora invece è pienamente in corsa per i playoff sotto la guida di Ivan Tisci: “Eravamo partiti per la salvezza ma mister Tisci è entrato molto bene nella squadra. Ora lottiamo per andare più avanti possibile. Noi siamo una squadra che non molla mai e quindi abbiamo avuto la meglio sul Milan Futuro ieri: siamo molto contenti”.
Sulla differenza tra calcio giovanile e Prima Squadra: “C’è diversità di intensità, anche in allenamento le “botte” che arrivano dai compagni. Bisogna essere anche bravi a gestire le proprie emozioni: quando si sente una parola fuori posto, non bisogna rimanerci male perché i compagni sono dei grandi insegnanti. Per me, ora, sono dei grandi amici. Da loro ho imparato come affrontare le situazioni difficili, visto che arrivo da un campionato giovanile con poche pressioni… non abbiamo iniziato bene ed abbiamo remato insieme tutti verso la stessa direzione. Questo mi ha colpito della squadra“.
