Riceviamo e pubblichiamo quanto arrivato in redazione, in una lettera, da parte del capitano del Real Guardia Vomano, Federico Cichetti. Il contenuto è allarmante e potrebbe essere, qualora verificato, il preludio a delle variazioni per il resto della stagione di Promozione nel Girone A:
“Abbiamo aspettato fino ad oggi nella speranza di un finale diverso, se non lieto almeno meno amaro. Purtroppo dobbiamo prendere atto della situazione e cercare di capire come affrontarla. Il Guardiavomano ha iniziato la stagione con un progetto tecnico importante e una rosa che fa di questo sport la priorità assoluta. La società ha allestito una gruppo giovane e ambizioso, la cui maggioranza non lavora ma dedica il proprio tempo al calcio, nello specifico al Real Guardiavomano. Questo vuol dire che tutti noi abbiamo creduto nelle promesse economiche e nei rimborsi che sono stati contrattualizzati in estate. Il 90% dei ragazzi hanno l’accordo di collaborazione sportiva come unico reddito. E ormai a fine marzo dobbiamo prendere atto che nessuna promessa e nessuno accordo sarà rispettato. Queste difficoltà si sono presentate subito già ad ottobre, alla scadenza del primo rimborso. Ma dopo una quarantina di giorni tutta la società al completo ci ha garantito e ribadito la loro presenza, vicinanza e disponibilità a rispettare gli impegni presi. Può succedere di avere difficoltà societarie, nessuno giudica questo, e seppure si era creato qualcosa di unico tra gruppo squadra e staff, le avremmo dovute accettare e ognuno avrebbe preso la sua strada, negli ormai lunghi tempi consentiti dalle liste di trasferimento e svincolo. Invece, nonostante le nostre continue richieste di confronto, solo a febbraio con le liste di svincolo chiuse e alla soglia dei 40 punti, qualche dirigente ci ha comunicato la situazione reale. La realtà è che squadra e staff sono soli da troppi mesi, rendendo impossibile la quotidianità degli allenamenti. La realtà è che più volte e senza nessun intervento di nessuno in aiuto ci siamo trovati al campo con un guasto alla caldaia e senza acqua calda, obbligandoci a non allenarsi.
La realtà è che per molti di noi è diventato difficile se non impossibile continuare l’attività sportiva. Non sappiamo se riusciremo a completare il campionato in corso, sicuramente non ci sono le condizioni societarie, ma stiamo cercando di capire noi gruppo squadra e staff tecnico se possibile. Ma non lo possiamo garantire. Ci sono ragazzi di fuori regione, qualcuno che per arrivare al campo di allenamento impiega un’ora di macchina, purtroppo abbiamo 22 situazioni diverse e tutti hanno difficoltà oggettive nel proseguire. Mancano ancora tante partite e ognuno di noi mette in gioco la propria dignità sportiva, la propria ambizione e la propria condizione fisica. Il pensiero va lì. Queste vicissitudini hanno distrutto la stagione sportiva 2024/2025 di ognuno di noi, sappiamo che il calcio non ha memoria e nessuno si ricorderà delle nostre prestazioni del girone di andata ma saremo ricordati per il risultato finale di una squadra di ragazzi che non ha più una società alle spalle, il timore di qualche infortunio possa rovinare anche le prossime stagioni ci fa riflettere quotidianamente. Mancano due mesi alla fine del campionato, non due settimane. Abbiamo bisogno di riscontro della società per completare la stagione sportiva e permettere a tutte le squadre del girone il regolare svolgimento del finale di campionato”.