La sconfitta interna contro il Sora ha lasciato l’amaro in bocca ma anche molti spunti di riflessione. Il Chieti ha sfoderato probabilmente la peggiore prestazione dell’era Amaolo e il turnover in ottica Sambenedettese – per certi versi anche un po’ forzato – non ha funzionato. Le assenze di Della Quercia e Guerriero dal 1′ si sono fatte sentire e la partita di ieri pomeriggio dell’Angelini ha confermato che sono due giocatori troppo importanti e imprescindibili nello scacchiere di Amaolo.
I neroverdi hanno fatto fatica a costruire gioco e sofferto molto in fase difensiva. Anche l’indisponibilità di Vuthaj nel reparto offensivo ha avuto il suo peso specifico nell’arco dei 90′ perché sia Carrozzo che Marsili sono sembrati acerbi e non hanno offerto le garanzie sperate. Anche il centrocampo ha sofferto e lo scivolamento “forzato” di Casciano a quinto ha fatto emergere delle lacune importanti.
Oltre alla sconfitta, la (doppia) beffa. Della Quercia, dopo qualche minuto dal suo ingresso, ha rimediato il giallo. Una sanzione pesante perché era in diffida. Per Di Filippo, invece, fatale il doppio giallo. Una difesa che dunque contro la capolista Sambenedettese dovrà essere reinventata ma molto probabilmente – se Amaolo dovesse confermare la linea a 3 – sarà composta da Salto, Caiazza e il giovane Conti.
Un passo falso che non deve assolutamente demoralizzare e imputare eccessive colpe al tecnico marchigiano che sta facendo un ottimo lavoro. I neroverdi – prima del ko contro il Sora – erano reduci da undici risultati consecutivi e una striscia cosi lunga non arriva casualmente.
