Andrea Mosconi, mister del Termoli, si è mostrato molto duro dopo il pari per 2-2 contro l’Avezzano. Queste le sue parole sulla prestazione dei giallorossi: “Sono soddisfatto della squadra e del grande atteggiamento dei ragazzi, è un gruppo incredibile, seppure con 4 mesi in meno rispetto alle altre squadre. Dobbiamo avere un atteggiamento positivo, non dobbiamo avere pensieri negativi che potrebbero diventare un virus, dobbiamo lottare tutti insieme per fare un’impresa… gli stessi atteggiamenti che ha la società. Il percorso è lungo e complicato ma con questo atteggiamento penso che andremo lontano”.
Il 2-1 dell’Avezzano, frutto di una autorete di Ricci con il portiere Palombo a terra da qualche secondo, non è però andato giù al mister giallorosso: “Il gol di oggi non si vede nella storia del calcio da tanti anni, penso che sia un errore tecnico ma non voglio giudicare: accettiamo il verdetto del campo, poi la società farà quello che ritiene opportuno. Il pari come occasioni ci sta stretto però nel calcio, come nella vita, c’è sempre una giustizia divina. Il calcio è anche fatto di principi sani e corretti, se la mia squadra avesse segnato con il portiere a terra io avrei fatto rifare gol. Bisogna essere leali ed onesti nella vita, anche perché dopo il karma ti torna contro”.
Il mister ha paventato così l’ipotesi di un ricorso per presunto errore tecnico dell’arbitro sul 2-1: “Ricorso? Non lo so, ci penserà la società… il presidente mi ha confermato che lo faranno. Penso che fare gol con il portiere a terra da cinquanta secondi, un minuto, non sia nel calcio. E’ una cosa mai vista. Ne prendiamo atto, come i fuorigioco… ma non piangiamo, il Termoli ha mostrato di essere immortale nel percorso: continuiamo”.
Decisamente meno aggressivo, invece, il commento del presidente del Termoli, Nicola Cesare. Il numero uno della società molisana ha spiegato ai nostri microfoni: “Voglio fare una premessa, sono uno sportivo prima di tutto. Sono venuto ad Avezzano dove ho tantissimi amici. Valuteremo la cosa, se ha senso lo faremo ma oggi è l’aspetto meno importante, il più importante è la prestazione svolta“.
