Franco Oddo, ex calciatore e tecnico di massimo livello, ha parlato ai nostri microfoni oggi nel corso del consueto appuntamento con TALK SportAbruzzo. Il papà di Massimo Oddo, Campione del Mondo ed ex-allenatore del Pescara (tra le altre) si è concentrato proprio sulla carriera del figlio: “Sono quasi 60 anni che sto qui a Pescara. Sono venuto nel ’68, se facciamo i conti sono quasi 60 anni. E’ la mia città. Quando Massimo ha vinto il campionato con il Pescara, potete immaginare la felicità. Era l’allenatore della Primavera, è stato chiamato a risollevare le sorti della Prima Squadra e c’è riuscito: non nel primo anno, ma nel secondo. E’ stata indubbiamente una bella cosa“.
Le esperienze successive all’esonero con il Pescara in Serie A, però, ed in particolare le ultime, non sono state tutte esaltanti per Massimo Oddo. Ecco l’opinione di suo padre Franco: “Negli ultimi anni è stato un po’ sfortunato. Qualche scelta è stata fatta e forse si poteva anche non fare, perché troppo rischiosa. E’ stato anche un po’ sfortunato: ha avuto anche dei compiti così. Alla Spal doveva salvarsi, a Padova doveva vincere il campionato e non c’è riuscito, ma ha fatto i playoff. Quando l’hanno chiamato ha fatto tantissimi punti, ha perso il campionato per una traversa”.
Sulla prossima sfida del Milan Futuro, proprio di Massimo Oddo, contro il Legnago Salus fanalino di coda della Serie C: “E’ una partita importantissima. Sei più forte, devi vincere. Nel momento in cui vinci, ultimo non arrivi e devi solo pensare a quelle che stanno davanti a te. Mi auguro che faranno tre punti domenica e che siano uno stimolo per fare ancora meglio, raggiungendo la salvezza ed evitando i pericolo di sfortune o roba varia dei playout”.
Sul prossimo futuro di Massimo Oddo alla guida del Milan Futuro e sulle prospettive professionali, Franco è convinto che tanto passi dalla salvezza del club dei giovani rossoneri: “Deve salvare la squadra. Se non ci riesce, anche se non sarà colpa sua, sarà sempre un fardello che si porterà addosso, insieme alla mancata promozione a Padova, alla mancata salvezza con la Spal, al Perugia che l’aveva richiamato a tre giornate dalla fine… non ci doveva assolutamente andare. Lì è retrocesso e poi la colpa è parsa sua. Ora è andato e deve assolutamente salvare la squadra e, dalle ceneri, può ricostruirsi. Può essere l’avventura in grado di fargli operare una scelta soddisfacente. Chi lo sa, magari un’occasione con lo stesso Milan. Con il Pescara venne chiamato dalla Primavera, chissà che magari non possa accadere una cosa del genere…”.