Il presidente della Sambenedettese, Vittorio Massi, ha parlato sulle colonne de “Il Corriere Adriatico” dopo i fatti della gara de L’Aquila e dopo la decisione del Giudice Sportivo di infliggere un’ammenda di 3.000 euro ed una giornata a porte chiuse agli abruzzesi, e di 2.800 euro (di concerto ad una diffida) ai marchigiani.
Il presidente della Sambenedettese ha voluto inizialmente spegnere il fuoco, spiegando che “non presenteremo ricorso, accettiamo la decisione del Giudice, temevo peggio. Tutti i gesti di violenza che si sono visti domenica sono da condannare. Non riesco a godermi la bella vittoria conquistata dalla squadra perché stanno passando in primo piano gli incidenti“. Non manca una frecciata all’Aquila: “Se fossi stato nei panni de L’Aquila, avrei inviato una PEC per chiedere scusa alla Samb per quello che è accaduto, perché per me l’ospite è sacro. Non è stato così“.
Ancora, Massi ha chiosato, in modo da tacitare la vicenda: “Non ci saranno code legali. Voglio dimenticare in fretta questa brutta pagina“.