Il tanto concitato match della 18ª giornata tra Santegidiese e Angizia Luco termina 1 a 1. Tra i due litiganti il terzo gode, e in questa occasione a beneficiare del pareggio tra vibratiani e marsicani è la Fucense Trasacco, che grazie alla vittoria contro il Casoli allunga in classifica a +5.
Passando alla cronaca del match, la partita si decide interamente in 6 minuti della prima frazione. Al minuto 20 infatti l’Angizia la sblocca: corner di Esposito che appoggia fuori area, Luches riceve e di prima scarica sotto l’incrocio con il mancino. La risposta della Sant non tarda ad arrivare. Sei giri di lancette più tardi la truppa di Cerasi perviene al pareggio con Dal Cason, che la piazza al volo sul secondo palo dopo un batti e ribatti in aria luchese. I giallorossi continuano a costruire, non trovando però mai il pertugio giusto per il gol del sorpasso. Nella ripresa non accade più nulla, a causa anche delle condizioni non ottimali del manto del “Comunale“.
Di seguito le dichiarazioni di mister Cerasi nel post-gara.
“Il gol subito come quello con il Real Guardia Vomano? Sì, lo trovano facilmente, ci succede spesso che appena fanno un tiro la mettono sotto l’incrocio: bravi loro a trovare questi jolly ogni domenica. L’altra volta ci è andata un po’ meglio perché siamo riusciti a ribaltarla, questa volta no. Non è facile neanche con il nostro campo fare una cosa del genere, però ci sono riusciti, bravi loro“.
Si esprime poi sul match disputato e sul manto che non permette un gioco spumeggiante: “È normale che chi deve costruire avendo un campo decente è più facile. Dalle formazioni si può leggere facilmente chi ha provato più a vincere la partita: abbiamo iniziato con quattro attaccanti di ruolo perché Bittaye, Dal Cason, Di Paolo e Traversa sono quattro attaccanti di ruolo. Giocare in questo periodo per non vincere secondo me non è mai facile perché la prima è sempre ad un distacco che ti obbliga a provare a vincere la partita. Io ho provato a vincere la partita, però un campo così non ti aiuta tanto sul fraseggio, sull’ultimo passaggio, sull’uno contro uno. Per chi deve distruggere è normale che con un campo così sia più facile. Secondo me, abbiamo provato in tutti i modi di fare la partita, di vincerla, pure nelle sostituzioni, senza tirarci indietro e cercare di vincerla in tutti i modi. Poi non ci siamo riusciti, un po’ per disattenzioni nostra sull’ultimo passaggio, un po’ per il campo e un po’ per la bravura loro perché si chiudevano molto bene, dato che hanno giocato con una sola punta e un trequartista, Esposito, che svariava e non dava punti di riferimento. Loro hanno giocatori, secondo me, molto forti tipo Mercogliano e Di Girolamo. Il mister ha fatto quello che ha pensato, ha fatto bene perché ha portato via un punto e magari voleva questo, anche perché Ronci è un mister esperto, molto bravo, sia tatticamente che a leggere le partite. Però va bene così sono contento per come si sono espressi i miei ragazzi e soprattutto con quanta determinazione volevano vincere la partita. Con il pensiero ho sentito alcuni giocatori pure oggi, siamo già alla prossima, perché adesso pure gli altri devono fare degli scontri diretti come è giusto che sia“.
Cerasi ha poi aperto una parentesi relativa all’arbitraggio, con il contestato episodio di un rigore che non è stato assegnato al club di Sant’Egidio alla Vibrata: “In questo scontro diretto ci ha detto male. Dalle riprese che girano ora da tutte le parti, ed anche voi l’avete messo in risalto nella telecronaca… è veramente una cosa che non si può raccontare. Il rigore non dato ieri, sinceramente… ci sono delle immagini tagliate che girano un po’ dappertutto. A me dispiace più di tutto per il pubblico, perché un pubblico del genere si indispettisce vedendo cose non giuste. Io di solito non rilascio dichiarazioni, quantomeno sugli arbitri, però ieri c’era un rigore che, ripeto, non pensavo grande come quello che si vede dall’immagine: è proprio netto. C’è proprio la maglia bianca sotto, si vede tale e quale, era tirata pure parecchio. Però è successo questo, purtroppo non abbiamo avuto un episodio, in queste 18-19 partite, a favore… è un pochettino troppo, però andiamo avanti. Sono fiducioso perché, ti dico sinceramente, ho una squadra forte che ha voglia di fare bene e di vincere”.
Conclude infine esaminando il cammino della sua squadra fino a questo punto, con un occhio sul girone di ritorno. “Diciamo che noi tolte le prime tre che per tanti motivi che adesso lo sto qua a ripetere, penso che abbiamo fatto un ottimo campionato a salire, anche perché la squadra è stata completata man mano e non è facile. Quando si cambia due, tre, quattro giocatori, è difficile amalgamare, difficile fare la squadra. Io ne ho cambiati 23, 12 l’ho portati da Giulianova, ma altri 10-11 li ho presi in mano mano, quindi non è stata una passeggiata, la squadra è stata amalgamata pure nei giorni man mano, quindi ti dico che non è stata una passeggiata iniziare proprio da zero. Ora nel girone di ritorno ognuno ha già delineato i propri obbiettivi: o ti devi salvare, o devi vincere per aggrapparti ai playoff. Mentre nel girone di andata si gioca la partita per vincerla, magari più a viso aperto, nel girone di ritorno incontri raramente questo tipo di situazioni perché le partite sono degli spareggi. Quindi non conta più di tanto la classifica, ma conta più di tanto l’atteggiamento per andarla a vincere, la determinazione per andarla a vincere, il tipo di approccio a queste partite, secondo me“.