Nell’ultimo match dell’anno solare , il Real Guardia Vomano di mister Adamoli fa visita alla Santegidiese del collega Cerasi.
Entrambe le squadre sono accomunate dallo stesso punteggio in classifica (29 punti) e soprattutto dalla voglia di rivalsa dopo i risultati dello scorso turno.
La Santegidiese infatti, nell’ anticipo di sabato scorso, non è andata oltre l’ 1 a 1 in casa del Tornimparte. I giallorossi ora distano 5 lunghezze dalla capolista Fucense.
In casa Real Guardia Vomano invece vige l’imperativo di rialzarsi dopo la debacle dell’ultimo turno contro il New Club Villa Mattoni, che si è imposto per 6 reti a 0.
Ai nostri microfoni, proprio mister Adamoli (in foto,ndr) ha parlato della partita di domani e di come la sua squadra possa reagire, in virtù di un match storico per la società . Ecco le sue parole.
“È un grande orgoglio per noi affrontare una partita del genere. Giocare contro una squadra che per blasone, investimenti, strutture, rosa, pubblico e storia non ha nulla a che vedere con la promozione.
Immaginare a luglio di essere il 22 dicembre a giocare a pari punti della Santegidiese questa partita sarebbe stato folle.
Invece siamo stati bravi a crearci una partita che sicuramente per la nostra piccola società sarà storica. Un piccolo grande evento.
Ci aspetta una partita semplice nell’interpretazione.
Quando si gioca contro i più forti è sempre più semplice.
Dobbiamo superare il nostro meglio per provare a rendere questa sfida qualcosa di magico.
Qualsiasi pronostico ci da sconfitti per tantissimi motivi.
Ultima del 2024 in casa della Santegidiese, che viene da un pareggio che ha creato sicuramente malumore nell’ambiente, il pubblico che spingerà forte dal primo minuto la loro squadra, noi che veniamo da una sconfitta sanguinosa dove è venuta fuori tutta la nostra inesperienza, la loro incredibile forza.
Certo è che non abbiamo nulla da perdere, quindi dobbiamo tirare fuori la nostra follia alla ricerca di qualcosa di unico… un po’ quella follia che racconta Bennato in una sua canzone famosa. Ecco …noi dobbiamo cercare l’isola che non c’è”.