Prosegue il nostro viaggio all’interno delle personalità più influenti del 2024 del calcio abruzzese. Dopo le posizioni dalla 50 alle 25 (pubblicate ieri e che potete trovare QUI), ecco a voi le posizioni dalla 24 alla 11! La top-ten verrà pubblicata alle 13.30! Buona lettura!
24: Antonio Gabriele (Renato Curi Angolana). Al lavoro, in modo silenzioso ma tangibile, per la crescita spaventosa della RC Angolana nel corso di questo 2024. La squadra di Città Sant’Angelo è diventata un club di ambizioni altissime, con l’obiettivo dichiarato del ritorno in Serie D: tanto merito è chiaramente suo.
23: Gabriele Liberatore (Folgore Delfino Curi Pescara). Entusiasmo, forza economica, passione e voglia di andare… all’attacco per la sua Folgore Delfino Curi. Un avvicinamento a Quinto Paluzzi che, alla seconda stagione di sinergia, sta confermando tutta la sua bontà. Il quarto posto attuale vale i playoff, assolutamente in linea con il terzo della stagione 2023/2024.
22: Attilio “Dino” Di Stefano (Castelnuovo). Il patron del Castelnuovo ha, a cavallo di due stagioni, costruito un club in grado di guidare l’Eccellenza nonostante i nomi blasonati non manchino. Ha parlato ai nostri microfoni con chiarezza di volontà di andare in Serie D, anche se il suo futuro personale potrebbe essere suscettibile di variazioni ulteriori o di voglia di piazze “più grandi“.
21: Massimo Verrecchia (Regione Abruzzo). Tra i consiglieri regionali, è sicuramente quello con l’interesse più spiccato verso il calcio. A luglio è stato uno dei più vicini all’Avezzano in un momento delicato. Siamo certi che ricoprirà un ruolo preminente nelle prossime pagine del calcio regionale.
20: Marco Pomante (Città di Teramo). Miglior tecnico della prima parte di questo 2024/2025 per la nostra redazione in Serie D, sta tenendo in modo più che egregio la categoria con una neopromossa, portando una piazza storica come la biancorossa a tornare a sognare. Protagonista dal primo giorno sulla panchina del club di Filippo Di Antonio, è uno di quelli che ha sbagliato pochissimo nella predetta esperienza… forse nulla.
19: Gabriele Marchesani (L’Aquila). Storico protagonista del calcio abruzzese, impossibile dimenticarlo in mix zone con il Pescara ai vertici dello sport nazionale. Per l’imprenditore, ora, un intrigante, nuovo capitolo con L’Aquila, società della quale è vicepresidente, con l’obiettivo chiaro di tornare nel professionismo. Competenza, rapporti e chiarezza espressiva ne fanno un protagonista ambito anche in ambito televisivo.
18: Alessandro Mucciconi (Giulianova). Presidente del Giulianova, continua a costruire corazzate con amore e passione per tentare l’ambito ritorno in Serie D. La merita lui, lo merita la piazza: che sia l’anno giusto, dopo tanta sfortuna nelle ultime fasi nazionali?
17: Concezio Memmo (Lega Nazionale Dilettanti – Comitato Regionale Abruzzo). Giusto chiudere la nostra parentesi con personaggi della LND Abruzzo proprio con il personaggio apicale di questo comitato. Ezio Memmo è protagonista di un dopo-Covid che registra numeri di adesione e partecipazione importanti, in crescita, per un movimento che sembra esser tornato (anche grazie al suo comitato) a scoppiare di salute.
16: Gianni Di Labio (Chieti). Volto storico per la città di Chieti, Di Labio è il presidente di un club che ha ambizioni altissime. Moderazione e chiarezza espressiva, oltre che un innato charme personale, ne hanno fatto un personaggio di spicco, in pochissimo tempo, di una Serie D che sembra davvero la più interessante delle categorie globali.
15: Andrea Pecorelli (Avezzano). Una prima parte di anno da vero protagonista per il presidente dell’Avezzano, poi noti fatti di cronaca gli hanno impedito di correre per la Serie C. Al ritorno sul campo, si lotta per la salvezza con la stessa garra. Una contestazione continuativa ai suoi danni, la resilienza con la quale guarda avanti è stoica. L’addio di Pochesci lo riporta senza indugio dall’amico Pagliarini: ci sarà ancora tantissimo da raccontare.
14: Marco Marsilio (Presidente Regione Abruzzo). Napoli, Salernitana e non solo in ritiro in Abruzzo sotto la sua presidenza, ma l’idea, confidata ai nostri microfoni, è addirittura più grande: portare altre società professionistiche in Abruzzo. Magari a L’Aquila, con una crescita contestuale dell’ambiente tutto…
13: Marco Di Marco “Il Tedesco” (Ultras Pescara). Menzione d’onore, vista la sua triste dipartita. Un uomo in grado, si dice, di “unificare” tantissimo all’interno della Curva Nord del Pescara. Funerali super partecipati, un evento da “immortale” del calcio.
12: Marcello Di Giuseppe (Pineto). Il direttore sportivo del Pineto, apprezzato un po’ ovunque nel mondo del calcio, ha trovato la chiave di volta per una salvezza storica (la prima in Serie C) e poi per raddrizzare con Tisci una stagione nata male con Cudini. Il Pineto resta stabilmente nei quartieri sereni della Lega Pro, non si può che dare particolare merito ad uno dei protagonisti centrali di questo risultato.
11: Pasquale Foggia (Pescara). Entra in carica, come direttore sportivo del Pescara, in un momento particolarmente difficile, con un nuovo mister scelto dal dimissionario Delli Carri e con la piazza in aperta contestazione contro la società. Inizialmente nel silenzio, poi con un carattere ben visibile, traghetta la squadra al primo posto insieme a Baldini. Ora, il mercato di gennaio sarà la “prova del nove” per certificare le sue qualità.
QUI ci sono le posizioni dalle 10 alla 1!