Silvio Baldini, tecnico del Pescara, ha parlato ai microfoni di Rete8 dopo il pari per 0-0 contro l’Arezzo. Il mister ha spiegato quanto di seguito sul match: “Rispetto a Rimini abbiamo giocato una buonissima gara contro un avversario tosto: ce la siamo giocati fino alla fine cercando di ottenere il massimo. Siamo contenti di come abbiamo approcciato mentalmente. Bastava che un episodio fosse a favore loro e per noi sarebbe stata un’altra partita, però ce la siamo giocata”.
Focus sul cambio di Squizzato, che poi ha reagito male buttando a terra la pettorina e venendo richiamato da Baldini stesso: “Lui è un giocatore di altra categoria, non lo dico perché l’ho sostituito. Non è in Serie A perché dentro di sé non ha ancora la convinzione di esserlo, altrimenti farebbe sempre la differenza. Ci ha fatto vincere molte partite, è intelligente e tutti gli allenatori lo vorrebbero… però ha dei momenti in cui questa fame viene meno, e lì c’è la filosofia del Pescara che lo è anche di vita: si gioca fino alla morte. Se tu hai quasi 800 persone che vengono ti devi mettere in testa che giochi per loro, il Pescara sono loro ed è fatto di gente che fa sacrifici per essere qui. Lui, essendo palla libera, non può fare un retropassaggio: devi sempre giocarla davanti. Allora ho sbagliato io a metterlo in campo. Eravamo al 16esimo, abbiamo ripreso la palla al 19esimo. E’ un ragazzo d’oro, gli voglio bene, ha questi atteggiamenti da divo ed ha sempre avuto l’atteggiamento di quelil bravi che si inca…no; ha sbagliato allenatore: con me non può farlo perché è come un figlio, se non ha rispetto delle regole, visto che entrava Tunjov, deve avere rispetto“.
Nell’insieme, però, Baldini si è mostrato soddisfatto del risultato: “Il Pescara sta facendo un percorso straordinario, non posso mettermi a cercare il pelo nell’uovo. Dobbiamo solo lavorare per migliorarci”.