Pineto, Cudini fissa l’obiettivo per la sfida con l’Arezzo: “Trovare la prima vittoria”

“Trovare la prima vittoria è un obiettivo primario”

Pineto in cerca del primo successo in campionato domani sera nella sfida casalinga delle 20:45 contro l’Arezzo. Mister Mirko Cudini ha posto l’attenzione sull’importanza di uscire dalla prossima sfida con i tre punti, dopo aver già ben figurato nel turno precedente.

“Veniamo da una buona partita a Sestri Levante, dove abbiamo creato occasioni e non siamo riusciti a concretizzarle, dove avevamo anche fatto gol ma poi è stato annullato”.

Sulle palle gol fallite. “Può capitare di sbagliare gol davanti alla porta e per questo non contesterò mai i ragazzi, così come un difensore se si dovesse fare un autogol. Mi fa piacere invece vedere che riusciamo ad arrivare sempre di più davanti alla porta. Poi so perfettamente che nel momento migliore a volte le cose non vanno e che invece quando meno te l’aspetti la palla finisce dentro senza neanche toccarla. Certo, mi avrebbe fatto piacere per i ragazzi riportare a casa la partita di venerdì con il punteggio pieno.

Riguardo all’Arezzo. “Affronteremo una squadra molto diversa rispetto a quella della gara precedente. Una squadra più esperta, di buone qualità soprattutto nel reparto offensivo e costruita per fare un campionato importante. Dobbiamo sapere interpretare la partita perché gli altri hanno le qualità per poterci mettere in difficoltà. Dovremo farci trovare pronti”.

Sulle caratteristiche dell’avversario, diverse rispetto alle altre squadre affrontate. “Ci piace avere un’identità nostra, a volte per necessità abbiamo dovuto cambiare ma ho ragazzi in grado di adattarsi sia tre che a quattro. Quindi ci portiamo avanti le nostre certezze al di là dalle caratteristiche dei nostri avversari”.

Unico indisponibile sarà Ingrosso. Per quanto riguarda il centrocampo, Cudini non ha sciolto le riserve riguardo la scelta di giocare con due o tre centrocampisti centrali.

Chiusura dedicata all’allenatore avversario. “Non l’ho mai affrontato in panchina, da giocatore sì: ci conosciamo, siamo coetanei ed abbiamo fatto un percorso simile da calciatori. Però l’ho seguito, ho visto i suoi risultati sia nei settori giovanili che non. Porta avanti il 4-3-3 già dall’anno scorso, mi fa piacere rincontrarlo anche nelle vesti di allenatore”.

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