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Castel Frentano in festa, è di nuovo Promozione in una favola thriller

Una squadra e un paese in festa da ieri sera. Parliamo di Castel Frentano e della Virtus Castel Frentano che vincendo ai rigori la finalissima playoff contro la Virtus Pescara è approdata al campionato di Promozione, al quale la formazione castellina mancava dalla stagione 2009/2010, ultima di quattro consecutive dal 2006 nel secondo livello calcistico regionale.

Alla vigilia della fatidica partita, il condottiero giallorosso Matteo Pasquini aveva paragonato la sfida con la Virtus Pescara alla prossima finale di Champions tra Inter e Manchester City, sottintendendo che gli avversari recitassero il ruolo dei citizens milionari e strapieni di campioni. Ora l’allenatore lancianese si aggrega a mister Tonino Di Loreto (Meroni) e Nino Cocco che per primi hanno portato per due volte il paese dei bocconotti ai vertici del calcio abruzzese (1980 e 2006), nel loro caso vincendo (e stravincendo) il campionato di Prima Categoria.

La stagione invece del sodalizio del presidente Gianni Pasquini invece potrebbe essere paragonata forse a quella del Bologna Campione d’Italia nella stagione 1963-64 dopo l’epico spareggio scudetto con la Grande Inter di Helenio Herrera. Una stagione intensa, all’ultimo respiro dove non è mancato, come nel caso dei felsinei, l’elemento thriller. Per i rossoblù fu il celebre caso delle provette manomesse in occasione di un controllo antidoping per cinque giocatori. Per i giallorossi l’altrettanto famigerato caso del sesto cambio che ha tenuto col fiato sospeso un intero paese. E poi l’epilogo dello spareggio finale con i pescaresi. La “provinciale” (anche se con sette campionati di Promozione nella sua storia) contro la squadra della metropoli abruzzese.

Una partita sofferta, per larghi tratti dominata dalla Virtus pescarese ma nella quale la dea bendata negli episodi ha certamente dispensato sorrisi a trentadue denti nei confronti dei frentani. Altrettanto vero è però che nella vita come nel calcio la fortuna non arriva mai per puro caso e bisogna essere bravi a cogliere l’attimo fuggente. Questo è stato forse il grande merito della truppa castellina: crederci fino all’ultimo anche quando tutto sembra perduto.

Grande delusione per l’altra Virtus che, ancora una volta, vede sfuggire il bersaglio grosso all’ultimo gradino dopo la doppia finale persa lo scorso anno contro lo Sporting Altino. Uno smacco enorme per i biancazzurri che sicuramente sono stati penalizzati da alcuni episodi ma forse hanno avuto anche il demerito di non essere riusciti a dare il colpo di grazia quando l’avversario sembrava chiaramente barcollare pur avendo avuto diverse chance.

In terra frentana invece si festeggia una stagione forse anche al di sopra delle aspettative iniziali fissate nell’arrivare tra le prime cinque del girone. Il Castel Frentano ha invece conquistato un eccellente secondo posto nel torneo regolare essendo l’unica a tenere testa alla capolista Rapino nei due confronti per poi prendersi la Promozione con determinazione.

Ora ci sarà da programmare una prossima stagione che si preannuncia sicuramente difficile. Occorrerà in estate cercare di rinforzare la base societaria e puntellare la rosa nel mercato ma sono ragionamenti che si affronteranno nei prossimi giorni. Oggi all’ombra dell’Uomo Vitruviano è un lunedì che somiglia al sabato del villaggio di leopardiana memoria.

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