Può finalmente godersi un meritato riposo l’Athletic Lanciano che, dopo una stagione a dir poco piena di tribolazioni, ha conquistato la permanenza nel campionato di Prima Categoria vincendo il play-out in casa contro il Di Santo Dionisio con un netto 4-0. Un ampio risultato che porta il sigillo di Davide Kossiakov, autore di una tripletta intervallata dall’eurogol del solito bomber Sferrella.
L’esterno offensivo classe 1997 racconta questa impresa ai nostri microfoni. Un traguardo reso possibile anche dalle sue prestazioni che spesso lo hanno fatto sembrare un giocatore che con queste categorie c’entri davvero poco per qualità tecniche.
Davide Kossiakov, vedendola giocare e non solo con questa tripletta di domenica, viene da chiedersi cosa ci faccia un giocatore come lei in queste categorie. Com’è possibile?
“Ho vissuto due anni un po’ difficili per via di un infortunio, poi c’è stata la pandemia, oltre al fatto di dover studiare fuori sede che mi penalizza molto. Poi quest’estate al San Vito ho subito un altro infortunio serio. A dicembre è arrivata la chiamata dell’Athletic che non ha esitato a contattarmi e per me è stato un piacere in primis perché sono lancianese e dunque ho accettato questa proposta senza esitazione. Certo sarebbe stato ancora meglio lottare per altri obiettivi ma la barca è stata portata in porto…”
E la barca è arrivata in porto anche grazie al suo decisivo contributo con la tripletta che ha segnato al Di Santo Dionisio…
“Il giocatore da solo non fa nulla. Qui a Lanciano ho trovato una società che mi ha accolto bene, a cominciare dal patron Michele La Scala, dal presidente Pantaleo e dal team manager Raffaele Pagano, un mister che si è messo a disposizione della squadra e poi un compagno di reparto come Sferrella. Con lui mi sono subito trovato bene, mi ha sempre messo in condizione di fare gol. Anzi, direi che la mia tripletta passa quasi in secondo piano di fronte all’eurogol che poi lui ha fatto domenica…”
Dal suo punto di vista cosa ha fatto la differenza per raggiungere questa agognata salvezza?
“Credo che gli innesti siano stati giusti per la causa e questo ha fatto la differenza. Il mister poi si è dimostrato parte integrante del gruppo trovando l’amalgama giusta. Inoltre questa squadra aveva già un enorme potenziale essendo stata inizialmente costruita per un campionato di vertice e tutto questo ci ha aiutato affinché ognuno di noi si mettesse a disposizione della causa”.
Progetti per il suo futuro calcistico?
“Innanzitutto ci tengo a dire che a questa società devo tanto perché ha realizzato ciò che volevo da tempo, ovvero riscattarmi e dimostrare il mio valore. Sono felice e mi sono trovato davvero molto bene poi per per la prossima stagione vedremo…”.