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A tu per tu con Liberatore (Folgore Delfino Curi): “Dopo il Sambuceto ho pensato di smettere. Poi, con Paluzzi…”

Gabriele Liberatore, nuovo pilastro societario della nascente Folgore Delfino Curi, si è intrattenuto con parte della nostra redazione per una lunga chiacchierata su svariati temi inerenti al suo mondo calcistico. L’ex guida del Sambuceto ha voluto precisare, preliminarmente, le ragioni del suo avvicinamento alla realtà di Quinto Paluzzi e, contestualmente, il suo addio ai colori viola: “Questa idea è nata soprattutto per l’intervento di Nicola Zirpolo, un mio ex dirigente, che con me voleva ridare vigore alla Folgore. Piano piano, poi, con l’invito costante di Quintino Paluzzi in tutti i finali di stagione per cercare di fare qualcosa insieme, l’idea si è concretizzata”.

L’addio al Sambuceto è comunque un capitolo ancora dolente per Liberatore, deluso da svariate situazioni che, a suo dire, vedrebbero come protagonista anche l’Amministrazione Comunale di San Giovanni Teatino:Purtroppo negli ultimi anni siamo stati presi in giro dall’Amministrazione Comunale di San Giovanni Teatino: avevano, sia noi del Sambuceto che quelli del SGT, un accordo per la gestione della “Cittadella dello Sport”. Per tenere a posto il campo mettevamo da parte dei soldi che invece avremmo potuto usare per il Settore Giovanile… ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso, e che mi aveva portato addirittura a ponderare un ritiro dal calcio, è stato giocare su di un campo in sintetico realizzato 12 anni fa, completamente finito e privo di alcuna manutenzione (si parli della gommatura o della pettinatura): è stato abbandonato dal Covid in poi, parliamo del 2020. Abbiamo fatto il campionato 2021-2 e 2022-3 con il campo mai pettinato, abbandonato a sé stesso: l’abbiamo fatto presente a Paolo Cacciagrano (assessore allo sport) ed a Giorgio Di Clemente (sindaco), con la volontà di fare un ottimo campionato… ma il campo ci ha penalizzati. Ci sono stati tanti infortuni, il manto era duro… Questo ci ha portati fuori strada, abbiamo vinto la Coppa Italia ma la rosa era importante e allestita per altri traguardi. Dietro L’Aquila e Giulianova ci saremmo dovuti essere noi, poi è salita alla ribalta l’Angolana, che per me è stata una sorpresa… noi, in ogni caso, avremmo voluto fare i playoff ma questa cosa non è avvenuta”.

La stagione del Sambuceto, come noto, è stata parzialmente riscattata dal prestigioso successo in Coppa Italia d’Eccellenza: “Erano due anni che provavamo a vincere la Coppa Italia: la prima volta è andata male, l’anno scorso ci siamo riusciti”.

Spazio ora al nuovo progetto di Liberatore, la realtà da costruire con Paluzzi nella Folgore Delfino Curi: “Il progetto vero e proprio è ancora in fase di lavorazione. Io mi sono messo a disposizione di Roberto Sara e posso mettere a servizio di questo gruppo la mia esperienza. E’ confermatissimo come allenatore Guglielmo Bonati, è uno dei punti cardine e per me lo è stato sin dalle primissime trattative con Quinto Paluzzi: per me è un valore aggiunto in questa realtà. Quintino in ogni caso non avrebbe mai sostituito Bonati, sarà il suo undicesimo anno con questo mister”.

Sugli obiettivi stagionali: “L’ambizione è di divertirci e sperare di migliorare la posizione raggiunta l’anno scorso. Cerchiamo di fare qualcosa in più, se ci riusciamo magari ad entrare nei playoff o fare un ottimo risultato in Coppa Italia di Eccellenza”.

Sulle prossime rivali in Eccellenza, nomi di altissimo profilo: “Se non verrà ripescata la Vastese sarà un osso duro, da affrontare insieme al Teramo e, se non va avanti (cosa che gli auguro) ci sarà anche il Giulianova… mister Cerasi e la sua società meritano di salire. Sarà un’Eccellenza di grandi società, e questo senza poi contare, al momento, le eventuali sorprese…”.

Infine, vista la grande esperienza nel mondo del calcio, Liberatore ha specificato la sua opinioni sul cammino playoff del Pescara (che inizierà oggi, in casa dell’ostica Virtus Verona): Il Pescara ha avuto un sorteggio sfortunato. La Virtus Verona ha eliminato Novara e Padova e non perde in casa da gennaio, ma il Pescara ha tutti i mezzi per provare ad andare fino in fondo in questi playoff…“.

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Castelnuovo un punto di penalizzazione.
Vastese due punti di penalizzazione.
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