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Il Pescara di Zeman fà e disfà: la Juve Stabia rimonta due gol in 2’

PESCARA – JUVE STABIA 2-2

PESCARA (4-3-3) Plizzari; Cancellotti, Brosco, Boben (75’Mesik), Milani; Aloi, Palmiero, Mora; Merola, Lescano, Desogus (75’Cuppone).    All. Zdenek Zeman

A DISPOSIZIONE: Sommariva, D’Aniello, Ingrosso, Catena, Crescenzi, Germinario, Rafia, Delle Monache, Kolaj, Vergani.

JUVE STABIA (3-5-1-1) Russo;  Cinaglia (83’Peluso), Vimercati (63’Silipo),Caldore; Maggioni, Altobelli , Maselli,  Scaccabarozzi,D’Agostino (75’Gerbo); Bentivegna (46’Zigoni); Pandolfi.    All. Sandro Pochesci

A DISPOSIZIONE: Barosi, Carbone, Maselli, Moreschini, Rosa, Volpe.

ARBITRO: Andrea Zanotti  di Rimini. ASSISTENTI: Daniel Cadirola di Milano e Daljit Singh di Macerata. QUARTO UOMO: Valerio Pezzopane dell’Aquila.

RETI: 42’e 46’ Lescano (P), 71’Silipo (J), 73’ Zigoni (J)

Ammoniti: Boben, Palmiero, Cancellotti (P), Altobelli, Vimercati (J)

Il copione è quello già proposto più volte in passato dalle parti di Zemanlandia: una gara apparentemente indirizzata che nel giro di pochi minuti prima si riapre, poi si riequilibra ed infine rischia di essere portata a casa dall’altra squadra.

Il primo Pescara del tecnico boemo pareggia 2-2 in casa con la Juve Stabia, facendosi riagguantare nel giro di un paio di minuti dall’undici di Pochesci, che va infine ad un passo dal sorpasso. Tanto amaro in bocca in ogni caso per i biancazzuri, che hanno lanciato diversi segnali positivi.

Nel primo minuto e mezzo si vedono già diverse linee guida del credo zemaniano: intensità in fase offensiva, con una palla a centro area di Lescano non raccolta da Desogus; difesa ballerina sull’immediato contropiede ospite con uscita fuori dalla propria area di rigore da parte di Plizzari, impegnato al 4’ da una punizione di Bentivegna. Prima opportunità per il Delfino tre minuti più tardi con Aloi, ma nel complesso l’undici di Zeman sembra determinato a ben figurare in un match sicuramente divertente nelle prime battute di gara ma meno frizzante col passare dei minuti.

Juve Stabia ad un passo dal vantaggio al 21’ con Altobelli, che conclude a lato. Il Pescara invece sfiora il gol al 35’ con una battuta a giro di Desogus. Il primo tempo sembra potersi chiudere a reti bianche ed invece al 42’ i biancazzurri trovano il gol dopo una sovrapposizione di Mora, che dal fondo rientra sul destro e scucchiaia al centro per la testa di Lescano che batte Russo. Non è finita qui, perché al 46’ del primo tempo, al termine di una pregevole giocata individuale, Merola si inceppa sul più bello e spreca la palla del raddoppio.

Lescano impiega appena 20” della ripresa per regalare il raddoppio ai padroni di casa, approfittando di una palla vagante dopo un’incursione di Merola. La Juve Stabia rischia di affondare in un paio di circostanze, quando il Pescara riesce a rendersi nuovamente pericoloso in fase di rimessa; l’undici di Pochesci però, dopo una decina di minuti di blackout, riesce ad abbozzare una reazione credibile. Al 61’ fiammata improvvisa locale con una botta dal limite di Palmiero che sfiora il palo. Come già accaduto sul finire del primo tempo, al 68’ lo scatenato Merola si beve un difensore ma a tu per tu con Russo non trova incredibilmente lo specchio della porta.

La gara sembra comunque avviata in favore del Delfino ed invece in 120 secondi accade di tutto.

Il match si riapre al 71’, quando il neoentrato Silipo dà splendidamente avvio ad un’azione offensiva ospite e poi scambia con Pandolfi prima di inventarsi una conclusione imprendibile per Plizzari. La risposta del Pescara è immediata ed al termine di una manovra insistita sfiora ripetutamente la marcatura, fino alla spaccata a centro area di Lescano che a porta sguarnita non riesce a deviare adeguatamente. Qualche secondo più tardi, sugli sviluppi del rinvio di Russo, l’altro giocatore appena gettato nella mischia da Pochesci, vale a dire Zigoni, si fa prima ribattere la conclusione da Plizzari e poi riesce a regalare agli ospiti la rete del 2-2.

Il Pescara prova a riportarsi avanti nel punteggio ma all’82’ la Juve Stabia in contropiede rischia di cacciare la freccia con Pandolfi, che in corsa colpisce l’incrocio dei pali.

Allo scoccare del 91’ i biancazzurri trovano la rete del nuovo vantaggio ma l’arbitro Zanotti annulla prontamente per una presunta irregolarità. Al 95’ Pandolfi fa gelare i supporter locali al termine di uno stupefacente coast to coast, ma il risultato non cambia: finisce 2-2 un match in cui si è visto sia il bello che  il brutto del calcio di Zdenek Zeman.

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