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Il Catanzaro spegne l’urlo del Pescara allo scadere: pari con rimpianti per Zeman

CATANZARO – PESCARA 2-2

CATANZARO (3-4-2-1) Fulignati; Martinelli, Brighenti, Scognamillo; Situm (77’Tentardini), Ghion (68’Pontisso), Verna, Vandeputte; Sounas (68’Brignola), Curcio (77’Cianci); Iemmello.     All. Vincenzo Vivarini

A DISPOSIZIONE: Rizzuto, Sala, Fazio, Gatti, Megna, Welbeck, Rolando, Katseris, Cinelli, Bombagi, Biasci.

PESCARA (4-3-3) Plizzari; Crescenzi, Brosco, Mesik, Milani; Rafia, Palmiero (6’Aloi), Kraja (80’Mora); Merola, Lescano (74’Vergani), Kolaj (74’Delle Monache).    All. Zdenek Zeman

A DISPOSIZIONE: Sommariva, D’Aniello, Boben, Pellacani, Ingrosso, Gozzi, Germinario, Desogus, Cuppone.

ARBITRO: Maria Marotta di Sapri. ASSISTENTI: Emanuele De Angelis di Roma 2 e Marco Lencioni di Lucca.

QUARTO UOMO: Giuseppe Maria Manzo della sezione di Torre Annunziata

RETI: 22’Lescano (P), 36’Curcio (C), 65’Lescano (P), 91’rig.Cianci (C)

Ammoniti: Martinelli, Brighenti (C) , Brosco (P)

Il Pescara si fa riagguantare a tempo scaduto dal Catanzaro, che trova la rete del 2-2 che rende più gradevole la festa promozione davanti ai propri supporter. L’undici di Zeman gioca un buon match, al cospetto di un avversario sì fortissimo ma che ha giocato senza l’assillo del risultato: ne ha beneficiato lo spettacolo, con difese ballerine e tante occasioni da gol.

Si gioca davanti ad una cornice di pubblico degna quantomeno del massimo campionato nazionale.

Inizio scoppiettante con il Pescara vicino al vantaggio dopo 1’ con Brosco, che sugli sviluppi di un corner spreca da pochi passi; sul capovolgimento di fronte sono invece i padroni di casa a sfiorare il gol con Curcio.

Al 6’ Zeman deve rinunciare a Palmiero, sostituito da Aloi.  Qualche secondo più tardi Iemmello getta alle ortiche la più ghiotta delle opportunità per un bomber di razza della sua portata, sbagliando a porta praticamente sguarnita.

Gara divertente come si auspicava. I biancazzurri vanno vicinissimi allo 0-1 al 12’: azione spumeggiante di uno scatenato Merola che viene limitato sul più bello per vie centrali, sul pallone si avventa Rafia la cui conclusione viene deviata da Fulignati sul palo. Il Delfino prende coraggio e prova ad insistere, giocando regolarmente nella metà campo difensiva avversaria.

Il Pescara passa in vantaggio al 22’. Sugli sviluppi di un’azione partita palla a terra dal basso, disastro in tandem fra Fulignati e Ghion, con il secondo che si fa soffiare palla in area di rigore da Rafia e per Lescano è un gioco da ragazzi timbrare la 13esima rete stagionale.

Il Catanzaro non ci sta ed un minuto più tardi Iemmello colpisce la traversa con un colpo di testa sul quale Plizzari nulla avrebbe potuto. Grande chance per il raddoppio per Lescano al 32’ che, così come in precedenza Brosco e Iemmello, sbaglia il più facile dei gol.

Così i biancazzurri vengono puniti ed al 36’ arriva il pari siglato da Curcio che fulmina Plizzari.

Meno divertente la prima parte della ripresa ed al 65’ arriva il nuovo vantaggio del Pescara, ancora una volta con Lescano, favorito da un assist di Milani. Come già accaduto nella frazione precedente, la reazione del Catanzaro è immediata ed al 69’ Martinelli colpisce un’altra traversa per i padroni di casa. Due minuti più tardi Merola spreca la possibilità di realizzare la terza rete ospite.

Ad un passo dalla gloria il Delfino viene beffato dall’undici locale: al 91’fallo di Crescenzi, calcio di rigore battuto e realizzato da Cianci.

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