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Pescara, riecco Zeman: “Qui si può fare calcio. Sono rimasto male per l’esonero qui, ora…”

Il Pescara torna ad abbracciare Zdenek Zeman: l’allenatore boemo è stato presentato nel pomeriggio dal club, che ha dunque sostituito mister Colombo con l’esperto autore della promozione in Serie A del 2012.

Preliminarmente, il presidente Daniele Sebastiani ha preso la parola e spiegato quanto di seguito circa il suo rapporto con Zeman: “Abbiamo messo in nero su bianco quello che già sapevate: col mister ci siamo incontrati, abbiamo parlato e chiarito tutti i dissapori degli ultimi anni. Per me non c’è nessun problema, lo sapete e conoscete la stima che ripongo in lui”.

Il direttore Daniele Delli Carri ha dichiarato poi: E’ una sconfitta cambiare allenatore in corsa, poi però bisognava fare una scelta e sapete che per noi c’era un solo nome“.

Finalmente, parola a Zdenek Zeman che ha parlato della sua scelta: “Ho tanti bei ricordi e penso che a Pescara si possa lavorare bene, sapete che mi piace fare calcio… ho avuto tante offerte durante l’anno ma voglio fare calcio dove si può. Penso che questo a Pescara si possa fare: i tifosi sono importanti, lo erano e lo saranno per il futuro”.

Il boemo ha poi specificato il suo riferimento al “poter fare calcio“: “Parlo di piazze dove si può fare calcio perché sono passato da una brutta, ultima esperienza a Foggia: non voglio ripetere qualcosa di simile. A Pescara sono sempre stato bene, a parte per l’ultimo avvenimento che mi ha fatto rimanere male… penso però di dover ancora dare qualcosa ai pescaresi. Non avevo dissapori con nessuno qui, sono solo rimasto male per l’esonero: penso sia normale”.

Le prime impressioni sulla rosa del Pescara: “Oggi c’è stato un primo tocco con mano sulla squadra, volevo capire le caratteristiche dei ragazzi. Vedo voglia, magari il primo giorno è sempre così ma spero che la mantengono: devono voler migliorarsi sia come gruppo che come singoli”.

Sullo staff, Zeman ha spiegato cheal posto di Cangelosi vorrei portare Bucaro, che è un mio ex giocatore“. Ancora, l’allenatore ha dichiarato che “perdere si può ma non arrivare in porta è un qualcosa che non si addice ad una squadra di vertice“.

Sul Girone C, Zeman ha parlato delle sue impressioni delineando quanto di seguito: “Catanzaro e Crotone sono scappate, anche se non credo che il Crotone sia così differente dal Pescara: ha solo dei giocatori che hanno permesso questa fuga. Quanto al Catanzaro, ha più di 70 punti mentre le altre prime di Serie C ne hanno intorno a 50: questo spiega la tante cose. Il Pescara sembrava attrezzato per giocarsi il secondo posto, ora paiono esserci dei problemi ma se si risolvono penso ci siano giocatori giovani e di talento. Si deve fare un lavoro di gruppo per loro“.

Garanzie da parte di Delli Carri per quanto concerne la rosa del Pescara: “Se Zeman non avesse ritenuto fosse adeguata per lui, non avrebbe accettato… ed io non l’avrei contattato“.

Ancora una carezza, poi, da Zeman alla piazza pescarese: “E’ sempre molto attenta al calcio. Noi dobbiamo dare il meglio che abbiamo e sperare i tifosi che possano stare vicini alla squadra“.

Sebastiani ha quindi parlato di Colombo: “Sull’uomo niente da dire, purtroppo non si può cambiare la squadra intera nella finestra di mercato invernale e dunque abbiamo dovuto cambiare il mister. Mi dispiace per lui e perché debba pagare ma il rapporto con Colombo, con l’ultimo atto, mi sembra chiaramente quello impostato con una persona perbene“.

Sul terzo posto, Zeman ha dichiarato: “E’ importante ma non decisivo. Penso che alla squadra il lungo riposo possa nuocere, l’anno scorso ho fatto i playoff dal Primo Turno…questo non vuole dire che io voglia arrivare settimo o ottavo, anche perché con due ammonizioni hai la squalifica. Io voglio arrivare terzo, la squadra anche secondo me, quindi bisogna allenarsi tanto e giocare tanto“.

Su una richiesta espressa di promozione a fine stagione, Sebastiani ha specificato che “al mister non ho chiesto assolutamente nulla se non rivedere il nostro calcio, quello che ci piace. I risultati sono una conseguenza: se dovessero arrivare con il bel gioco, facendo divertire il pubblico, potremmo rivedere l’Adriatico pieno… magari“. Sugli attaccanti Vergani e Lescano, Zeman ha spiegato chesono due centravanti, bisogna vedere come sfruttarli: Lescano è più da area di rigore, Vergani può giocare anche un po’ fuori, poi possono esserci anche altri tipi di giocatori. Bisogna provare e riprovare. Forse rispetto all’anno buono (il 2012, ndr), siamo troppi bravi e la scelta per me è difficile“.

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