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Il Pescara naufraga a Cerignola, Colombo ai titoli di coda: pronto Zeman

AUDACE CERIGNOLA – PESCARA 1-0

CERIGNOLA (3-5-2) Trezza;  Blondett, Capomaggio,  Ligi;  Russo, Tascone, Bianco, Coccia (62’Righetti), Ruggiero; Malcore, Achik.    All. Michele Pazienza

A DISPOSIZIONE: Saracco, Fares, Allegrini, Giofrè, D’Ausilio, Sainz Maiza, Olivera, Botta, Zak, Mengani, D’Andrea, Samele, Montini.

PESCARA (4-2-3-1) Sommariva;  Cancellotti, Ingrosso (46’Brosco), Boben, Crescenzi; Gyabuaa (80’Aloi), Mora; Merola (80’Lescano), Rafia (46’Cuppone), Delle Monache (58’Kolaj); Vergani.    All. Alberto Colombo

A DISPOSIZIONE: D’Aniello, Di Carlo, Catena, Milani, Mesik, Germinario, Palmiero.

ARBITRO: Adalberto Fiero di Pistoia. ASSISTENTI: Maicol Ferrari di Rovereto e Ivan Catallo di Frosinone. QUARTO UOMO: Paolo Grieco di Ascoli Piceno.

Rete: 23’Capomaggio

Ammoniti: Trezza (C), Sommariva, Boben, Rafia (P)

Una prestazione ai limiti dell’indecenza quella che dovrebbe sancire la fine dell’esperienza di Alberto Colombo alla guida del Pescara ed il nuovo ritorno sulle rive dell’Adriatico di Zdenek Zeman. Al triplice fischio finale è arrivata per il Delfino una sconfitta di misura accettabile nelle dimensioni ma non nell’atteggiamento mostrato da Mora e compagni. L’Audace Cerignola ha battuto 1-0 i biancazzurri grazie ad una rete messa a segno a metà della prima frazione da Capomaggio, consolidando la quinta posizione e portandosi a sole tre lunghezze dal sodalizio del presidente Sebastiani.

Sembra essere buono l’approccio alla gara dei biancazzurri, che si spingono subito in avanti  con grande intensità; l’undici di Colombo però alla prima palla persa si espone al contropiede dei locali, con Achik che si trova a tu per tu al 2’ con Sommariva che lo stende in area di rigore: l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Malcore che si fa però respingere la conclusione dall’estremo difensore pescarese.

Il Pescara fatica però a riprendere in mano le redini del gioco, riuscendo a rendersi pericoloso soltanto al 14’ con un diagonale di Vergani. I padroni di casa passano in vantaggio al 23’, quando sugli sviluppi di una punizione battuta da Achik,  Capomaggio trova la deviazione vincente di testa, punendo l’uscita errata di Sommariva. Non c’è reazione da parte dei biancazzurri e sono invece i pugliesi a cercare il raddoppio. Al 40’ però proteste pescaresi per un atterramento in area ai danni di Delle Monache; l’azione prosegue e Merola va ad un passo dal pari.

Il Pescara rientra dagli spogliatoi con un atteggiamento persino peggiore di quanto mostrato nei primi 45’. L’Audace Cerignola va vicino al raddoppio al 71’, quando Montini a pochi metri dalla porta spedisce la sfera a sfera a lato. Nelle ultime battute, forcing confuso da parte degli ospiti, che però non creano particolari grattacapi alla porta difesa da Trezza.

Arriva così una nuova sconfitta per il Pescara, un ennesimo passo falso che potrebbe restare nella memoria e negli annali per essere quella che ha posto la parola “fine” all’avventura sulla panchina biancazzurra di Alberto Colombo. Nel dopogara il presidente Daniele Sebastiani ha preferito non sbilanciarsi sul futuro, delegando a tutti gli effetti ogni scelta per l’immediato futuro al ds Delli Carri.

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