Pape Oumar Cissè è un nuovo giocatore dell’Avezzano Calcio, come noto ormai da qualche giorno. Sulle spalle dell’attaccante ex-Giulianova grava dunque il peso di tante aspettative per una stagione biancoverde che varrà come quella del ritorno in Serie D, una soddisfazione che il patron Paris attendeva da tempo dopo una retrocessione “a tavolino” imposta nell’anno del Covid.
C’è un buon precedente, peraltro, che fa ben sperare per l’esperienza che verrà con Cissè.
Prima di lui, infatti, già un attaccante africano è entrato prepotentemente nel cuore dei tifosi biancoverdi. Nel 2006/7, Doris Salomo Fuakuputu (cittadino della Repubblica Democratica del Congo, al centro della foto ivi allegata, ndr) riuscì a mettere a segno, in Serie D, ben 17 reti con i marsicani: fu il vero e proprio trascinatore del club biancoverde fino a degli inaspettati playoff, con il quarto posto finale ad appannaggio dei ragazzini terribili di mister Elio Perri. Un risultato non soltanto insperato, ma anche inimmaginabile: quella squadra era stata ripescata in modo tardivo in Serie D dopo una retrocessione amara in Eccellenza nella stagione precedente, e l’obiettivo (con una rosa ricca di giovani del territorio) non poteva che essere una difficile salvezza.
Bomber dalle spiccate caratteristiche fisiche, dalla velocità impressionante e dalla grande freddezza sotto porta, Faukuputu fu forse la massima espressione della Nuova Avezzano che vinse il premio come “Squadra più giovane D‘Italia“: da lì, per lui, il futuro al Como (con il quale vinse il Girone B di Serie D ed approdò in Serie C2, tra i professionisti) ed un interessamento addirittura della Fiorentina.
In nazionale della RD del Congo, peraltro, si rammentano due convocazioni di Fuakuputu, ed una presenza contro il Gabon.
Un bel precedente: c’è da sperare tanto di buono anche con Cissè?
